Savona. Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, presentato da Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno), Alessandro Bozzano (Cambiamo con Toti presidente) e Stefano Mai (Lega Liguria-Salvini), e sottoscritto da tutti i gruppi, che impegna la giunta a farsi parte attiva presso il Governo e i ministeri competenti per valutare una strategia comune per dare un futuro all’impianto delle Funivie spa di Savona e ai lavoratori impiegati.
Il documento chiede non solo la nomina i tempi brevi di un commissario, incaricato di provvedere con denari già stanziati dal “Decreto Cura Italia” al ripristino della funzionalità impiantistica, ma anche alla nomina di un commissario straordinario per la gestione governativa in modo da assicurare la continuità dell’esercizio, una volta ripristinato l’impianto.
Tra le richieste per la vertenza industriale savonese: “Nell’attesa di adempiere alle richieste precedenti, è necessario prorogare la cassa integrazione, che si esaurirà nel novembre prossimo, fino alla data di ripristino degli impianti e, quindi, alla ripresa della funzionalità dell’impianto”.
Il testo unitario, elaborato in aula, sostituisce tre ordini del giorno su questo argomento, che erano stati presentati rispettivamente da Roberto Arboscello, Stefano Mai e Alessandro Bozzano.
Viene inoltre indicato come l’operazione può avere finanziamento tramite le risorse del decreto “Cura Italia”.
“Obiettivo è far riprendere, il prima possibile, l’attività delle Funivie di Savona, un’azienda che occupa 75 dipendenti e che è inserita in un indotto di ben 650 lavoratori legati alla movimentazione del fossile – sottolinea il capogruppo di Cambiamo! Angelo Vaccarezza -. Il futuro economico del territorio savonese è di primaria importanza per tutti: imperativo quindi, per l’intera Assemblea, lavorare insieme per creare un documento condiviso, che sia prodromico ad una ripresa e un futuro industriale migliore, fattibile, possibile” conclude il consigliere regionale.
“Sono molto soddisfatto per il risultato della votazione. Dopo l’intervento di presentazione, ho ritirato l’atto che mi vedeva come primo firmatario, sottoscritto da tutto il gruppo Cambiamo!, per vergarlo in accordo con gli altri gruppi consiliari, così da presentare un Odg condiviso da tutta l’aula che è quindi stato votato all’unanimità” aggiunge Bozzano.
“Le Funivie di Savona, costruite a inizio secolo, ancora oggi sono considerate un’opera ingegneristica di primaria importanza per il supporto industriale della zona. Attualmente l’impianto è fermo, a causa di un franamento risalente al 2019 che ha reso parzialmente inservibile la linea. Lo stoccaggio del carbone e delle rinfuse dirette ad aziende di Cairo Montenotte, in parte destinate alla Italiana Coke (attualmente in procedura straordinaria) e ad altri clienti, viene quindi completata attraverso mezzi pesanti lungo la statale di Cadibona e in parte sulla rete autostradale, con una movimentazione che ammonta a circa 250 camion al giorno. Ciò provoca un grave appesantimento della viabilità della provincia di Savona, con conseguenti e ipotizzabili ulteriori disagi su una rete già problematica. Questa condizione di fermo dell’impianto di Funivie, inoltre, determina inevitabilmente l’obsolescenza della tecnologia impiegata, unitamente all’aumento del costo del prodotto finito destinato alla commercializzazione, con un arretramento sotto il profilo industriale della Valbormida”.
Ho quindi depositato e discusso oggi in aula un Odg., sottoscritto da tutto il gruppo di Cambiamo!, con il quale si chiede al presidente Giovani Toti e alla Giunta di sollecitare il Mims (Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile), proprietario dell’intero compendio, per procedere in tempi brevi alla nomina del Commissario di Funivie e quindi provvedere al ripristino della funzionalità impiantistica, con i denari già stanziati dal Decreto Cura Italia. Chiedendo anche di procedere con la proroga della cassa integrazione ai lavoratori, fino alla data della rimessa in pristino degli impianti.
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