Liguria. “Ribadiamo pubblicamente come Europa Verde la nostra adesione convinta, senza dubbi di ambiguità, al presidio annunciato di domani venerdì 18 ore 18 davanti alla Prefettura di Genova per respingere e sollecitare una inversione radicale di rotta sulle modalità di ri-acquisizione del bene pubblico Autostrade così come annunciato dal Governo Draghi”.
A dichiararlo è Europa Verde Liguria, che domani prenderà parte, così come altri partiti, alla manifestazione di protesta contro l’accordo Stato-Autostrade.
“Chi l´avrebbe mai detto – proseguono – che lo Stato italiano, per togliersi la macchia di aver privatizzato la concessione più importante del paese (quasi 3 mila km di rete su 6 mila km complessivi), dovesse sborsare 9,1 miliardi di euro ai responsabili della tragedia del ponte Morandi per subentrare nella gestione di Aspi?”
“Dunque dichiariamo la nostra assoluta opposizione a questa perversa manovra con la seguente motivazione di fondo di profilo politico e giuridico-costituzionale, per cui denunciamo la perversa ri-acquisizione di un bene pubblico pagando in soldoni chi ha fatto finora bieco business che continuerà lasciando la nuova proprietà – SpA – che permane di diritto privato con compagni di viaggio di Cdp che sono fondi stranieri Blakstone (24,5%) e Macquaire (24,5%): non proprio dei benefattori, ma fondi che puntano ad alti rendimenti e che hanno tutto l´interesse a far sì che la convenzione e il sistema tariffario restino così come sono con le mani libere nella gestione privata del bene pubblico. Infatti la parte finanziaria dello Stato, attraverso Cassa depositi e prestiti (Cdp), che deterrà il 51% di Aspi, prevarrà certamente su un ministero della Mobilità sostenibile spogliato di ogni competenza, privo di una dirigenza competente (come dimostra il pasticcio della gara per il rinnovo della concessione a Gavio) e subalterno a quello dell´Economia”.
“Noi proponiamo un significativo cambio di prospettiva da gestione privata a gestione pubblica e dunque con statuto giuridico della proprietà gestito da Enti pubblici e mediante cogestione di lavoratori e utenti di cui a Costituzione art. 41-42-43-46. Per questo annunciamo che saremo promotori, con quanti disponibili, a conseguente azione giudiziaria”, concludono da Europa Verde Liguria.