Alassio. Non decolla il nuovo sistema di raccolta differenziata, partito il 7 giugno. Non sono bastati gli appelli dell’assessore Macheda, né quelli del sindaco Melgrati, gli utenti continuano a conferire i rifiuti non solo all’interno dei contenitori, ma li posano ovunque: sopra i bidoni, a lato e in terra, costringendo l’azienda che si occupa della raccolta a fare doppio lavoro, eliminare i sacchi esterni e poi svuotare i contenitori.
Tanti i commenti e le foto postate sul noto gruppo Facebook Alassiowoods e numerose le segnalazioni inviate via Whatsapp da cittadini infuriati per lo stato in cui versano i contenitori della spazzatura.
“I bidoni certamente saranno intelligentissimi, ma anche noi ci mettiamo del nostro. Comunque iniziare un nuovo sistema di raccolta ora, è una mossa da maestri. Se si fosse iniziato ad ottobre, ci sarebbero stati 5/6 mesi di sperimentazione”, scrive Luigi. Ironia e amarezza anche nelle loro parole di Davide: “Oh mannaggia. Certo che non c’è comunicazione tra i bidoni intelligenti e chi conferisce l’immondizia”. E poi Vanna che, nel richiedere il posizionamento di telecamere, commenta: “I bidoni saranno intelligenti, ma le persone sono proprio grulle”.
Sulla questione è intervenuto l’assessore all’Ambiente Fabio Macheda. “Cambiare abitudini consolidate non è mai facile, ma ribadisco come il progetto, una volta completato, non solo sia migliorativo per l’utenza, ma apra la strada alla tariffa puntuale di prossima attivazione”, ha affermato.
“Ogni contenitore ha una capienza di cinquemila litri, cinque volte quella di un normale cassonetto – ha spiegato – Le isole sono attualmente aperte e le utenze non domestiche (ristoranti alberghi e bar) usufruiscono di un sistema di raccolta dedicato, senza quindi andare a conferire presso le nuove isole ecologiche. Sat per ora compie 4/5 passaggi al giorno secondo necessità, e due dopo gli orari di conferimento per svuotare i contenitori. Il rodaggio, da entrambe le parti, azienda incaricata e utenza, è fisiologico”.
“Differenziare – ha poi sottolineato – non è un favore che il cittadino fa a questa o quella amministrazione: oltre ad essere un obbligo di legge – pena, in caso contrario, pesanti sanzioni dell’Unione Europea – è soprattutto un favore che il cittadino fa a se stesso per vivere in una città decorosa e per andare a risparmiare, pagando per quanto effettivamente si produce in termini di rifiuti”.
Dopo l’avvio della campagna molti sono andati a ritirare chiavi elettroniche e dotazioni, ma ancora troppi stanno disertando questo passaggio obbligato: circa il 50% della popolazione.
“Dopo il termine per la distribuzione in piazza Stalla (il 30 giugno) – ha evidenziato Macheda – inizieremo gradualmente a chiudere le isole e attiveremo il porta a porta sopra la ferrovia. Dopo quella data, potrà conferire solo chi avrà le chiavi o l’app attiva o le dotazioni consegnate. Ci aspettiamo di trovare collaborazione nella cittadinanza e negli ospiti turisti, incentiveremo i passaggi, ma contestualmente sono stati attivati sistemi di videosorveglianza e servizi di vigilanza ad hoc per individuare e sanzionare i recidivi”.
“Tuttavia mi preme sottolineare che conferire bene i propri rifiuti contribuisce a rendere la città più pulita. È un favore che facciamo a noi stessi e all’ambiente che viviamo”, conclude Macheda.