Liguria. Una deroga all’obbligo del tampone per chi rientra in Italia a da applicare alle aree a ridosso dei confini nazionali, per una fascia della profondità massima di 30 chilometri, entro la quale i cittadini dell’area Schengen che abbiano ricevuto almeno la prima dose del vaccino o siano guariti dal Covid-19 possano muoversi per effettuare incontri con familiari, fare acquisti di beni di consumo, espletare necessità di natura personale.
La richiesta arriva da deputati e senatori del Pd, con una lettera indirizzata al ministro Roberto Speranza. Tra i firmatari i deputati liguri Franco Vazia e Vito Vattuone, che hanno sollevato la questione dei transfrontalieri.
“Abbiamo accolto con sollievo e fiducia quanto disposto nella Sua ultima ordinanza, che permette l’ingresso dai Paesi dell’Unione Europea e dell’area Schengen, oltre che da Gran Bretagna e Israele, senza obbligo di quarantena. Si tratta sicuramente di un importante passo avanti, capace di dare fiato a un settore come quello del turismo, stremato da un anno di pandemia con le conseguenti chiusure e limitazioni ai movimenti. Grazie ai sacrifici e alla disciplina degli Italiani, e agli straordinari progressi della scienza, possiamo guardare al futuro con la speranza di una solida ripartenza dell’economia” si legge nella missiva.
“Resta tuttavia l’obbligo di esibire all’arrivo nel nostro Paese un tampone molecolare o antigenico con esito negativo, effettuato nelle 48 ore che precedono l’arrivo in Italia. È una limitazione che fa sentire i suoi effetti più pesanti soprattutto nelle aree adiacenti ai confini, in cui la consuetudine agli scambi tra le persone è radicata e anzi va nella direzione di una progressiva integrazione dei servizi. Sono scambi resi oggettivamente complessi dalla necessità di effettuare un tampone”.
“Nell’attesa dell’entrata in vigore del pass vaccinale europeo, questa nostra richiesta possa andare incontro a esigenze di territori ben identificati mantenendo alti, com’è giusto, i livelli di sicurezza sanitaria” conclude la lettera.