Richiesta

Stella, lo striscione in difesa delle scuole di San Giovanni: “Il Comune le vuole chiudere?”

La questione è stata affrontata nell'ultimo consiglio comunale

Striscione Stella

Stella. “L’Italia riparte… Stella no!! Nel 2018 è stato chiuso il plesso di San Martino, ora volete chiudere anche quello di San Giovanni?”. E’ questa la domanda scritta su uno striscione appeso fuori dal palazzo del Comune di Stella.

Gli autori del cartellone si riferiscono alla questione relativa all’accorpamento di due classi della scuola d’infanzia del paese e la “contrarietà” dell’amministrazione comunale nel costituire la sezione primavera per i bambini più piccoli (dai 24 ai 36 mesi).

Proprio tre settimane fa, era stata presentata una lettera, firmata dai genitori, indirizzata al sindaco e al consiglio comunale, con la quale facevano richiesta che l’offerta formativa sia della Sezione Primavera che della scuola primaria non fosse limitata a 27 ore, ma fosse garantita la possibilità di avere ulteriori ore per i genitori che ne avessero bisogno.

La richiesta da parte dei genitori era stata preceduta da una mozione e un’interrogazione in consiglio comunale firmate dal consigliere del gruppo misto Sergio Cheli, presentate a metà aprile.

Il consigliere aveva chiesto di creare un tavolo di incontro coinvolgendo le parti interessate (Comune, genitori, Provveditorato, consiglieri di minoranza) e aveva sollecitato il primo cittadino a presentare gli interventi messi in campo per garantire un servizio scolastico efficiente.

Il sindaco Marina Lombardi rispondendo ha evidenziato che ci sono principalemnte due limiti: l’autonomia scolastica e il numero di adesioni. “La sezione primavera ha una sua specificità – ricorda il primo cittadino -, accetta i bambini che compiono 24 mesi entro l’anno. La problematica riguarda il numero ristretto di persone preiscritte (2), le altre persone potenzialmente interessate avrebbero hanno figli che compioni i 24 mesi l’anno prossimo e quindi non permette la preiscrizione”.

“Per quanto riguarda la diminuizione delle sezioni – rassicura Lombardi -, la decisione non compromette l’organico della scuola: la dirigente sta mettendo in atto un’azione di potenziamento per cui non verranno persi posti di lavoro”.

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