L'attacco

Ristoranti e balneari, Fratelli d’Italia Liguria: “Da Draghi due pesi e sue misure”

"Tutte queste imposizioni hanno piegato non soltanto la categoria degli imprenditori, ma anche dei fornitori, e hanno ridotto le assunzioni di personale"

Mario Draghi

Genova. All’indomani del convegno sul turismo, organizzato a Genova da Fratelli d’Italia con anche la presenza dell’euro parlamentare Carlo Fidanza e dell’assessore in Regione Liguria Gianni Berrino, dove si è anche discusso delle stringenti linee guida che disciplinano l’attività di stabilimenti balneari e ristoranti, nel primo fine settimana effettivo di sole e di cambio-colore delle regioni, si è registrato un afflusso incontrollato di persone alle spiagge libere, parchi e nei luoghi di ritrovo.

“Il governo ha imposto spazi e distanziamenti penalizzanti agli stabilimenti, che mediamente si sono visti ridotti della metà i posti da offrire al pubblico, accorgimenti quali sanificazioni continue, ingressi e uscite separati, registri presenze e quant’altro” così sintetizza Costanza Bianchini responsabile regionale del dipartimento infrastrutture porti e logistica-demanio marittimo e imprese balneari

“Per i ristoranti, in aggiunta, ricordiamo le assurdità del coprifuoco alle 22.00, che impedisce di fatto il secondo turno di cena, e l’obbligo di consumare soltanto all’aperto” rincara la dose Augusto Sartori responsabile regionale del dipartimento ristorazione e locali notturni

Tutte queste imposizioni hanno piegato non soltanto la categoria degli imprenditori, ma anche dei fornitori, e hanno ridotto le assunzioni di personale.

“Quindi, ad oggi, il governo, ancora incapace di gestire la pandemia, continua ad accanirsi immotivatamente soltanto con gli imprenditori e i lavoratori, che, a quanto pare, sono rimasti gli unici a dover rispettare, con tutte le conseguenze, gli obblighi prescritti” è questa la sintesi dei due responsabili dei dipartimenti maggiormente coinvolti in queste riaperture con la condizionale.