Ripartenza

Prima sera con coprifuoco alle 23, ristoratori ingauni: “Importante segnale per un ritorno alla normalità” fotogallery

Prime reazioni dei titolari dei locali, in attesa della zona bianca e di un ritorno alla normalità

Albenga. Da ieri sera il coprifuoco è passato dalle ore 22 alle 23. Un’ ora in più che per il mondo della ristorazione e dei locali e bar può rappresentare una piccola boccata d’ossigeno negli incassi giornalieri, ma è anche il simbolo della ripartenza totale ormai imminente.

IVG ha ascoltato alcuni ristoratori, titolari di bar e cantine di Albenga.

Per la Taberna del Foro Marco Secco Sanguineti afferma: “passare dalla chiusura dalle ore 22 alle 23 per il nostro locale è stata una scelta poco rilevante ai fini degli incassi giornalieri e non è servita poi così tanto per noi, ma tutto fa, ed anche un’ora in più va bene. Sono potuti restare un po’ più seduti i clienti che con la chiusura alle 22 arrivavano alle 9.30 e poi dovevano bere di corsa e scappare a casa per il coprifuoco. Gli stessi clienti che ieri sera hanno potuto restare un’ora in più e bere con calma in compagnia. Sicuramente i ristoranti ne avranno tratto maggior vantaggio, alcuni magari aggiungendo un turno in più”.

Federico Scardina, Hostaria del Viale: “Finalmente ci hanno spostato il coprifuoco di un’ora così possiamo consentire ai nostri clienti di prendere il caffè tranquilli, e anche se il tempo lo consente di riuscire a fare un turno in più. Abbiamo molte richieste e le persone con un’ ora in più possono rilassarsi e cenare con più calma. Speriamo che dal primo giugno sia realmente possibile mangiare anche all’interno del locale e poi dal 7 in zona bianca riaprire totalmente. Abbiamo avuto un danno economico pazzesco con la pandemia e ci vorranno almeno tre anni per rimetterci in carreggiata e recuperare. Ieri sera faceva molto freddo e non abbiamo fatto il secondo turno, ma speriamo che il bel tempo in arrivo lo consenta presto”, conclude Scardina.

Luca “Nino” Ferrara, titolare Caffè Roma: “Ieri sera abbiamo fatto la chiusura alle 23 aggiungendo un’ora in più, questo percorso a tappe sicuramente ci sta aiutando a livello morale, in attesa delle riaperture di giugno all’interno e poi con la zona bianca di totale apertura. A livello morale quest’ora in più ci aiuta e ci fa credere e sperare che ne stiamo uscendo ed è la cosa più importante sotto tutti i punti di vista. Per i ristoranti poi può rappresentare un aiuto, magari con l’aggiunta di un servizio in più. Chi va mangiare presto esce dal ristorante e può venire al bar e consumare un amaro o un whisky perché ha ancora il tempo per consumare, a differenza di prima con chiusura alle 22”, conclude il titolare del Caffè Roma.

Enzo Bellissimo, Cantina di Re Carciofo: “Penso che un ‘ora in più sia molto importante anche se certamente non siamo ancora al risultato finale di poter vedere la luce in fondo al tunnel, e lasciarci alle spalle questo anno terribile. Certamente siamo sulla buona strada. Un’ ora in più consente agli amici e clienti che vengono in cantina di mangiare con maggiore tranquillità e senza ingozzarsi, mentre prima con la chiusura alle dieci era complicato. E’ un aiuto anche sul discorso lavorativo per i dipendenti che vanno a fare un’ ora in più di lavoro e lo è anche in termini di incassi perché permette alle persone di consumare di più. Siamo sempre molti ottimisti e ci aspettiamo che questo momento complicato e difficile volga al termine, e di vedere un’estate, sempre nel rispetto delle normative anti Covid , più libera per tutti e con turismo e movimento perché per la nostra città è importantissimo”, conclude Bellissimo.