Vado Ligure. Nella giornata di sabato 1 maggio è giunta alla Capitaneria di Porto di Savona la segnalazione di un presunto ordigno bellico nelle acque antistanti l’imboccatura del porto di Vado Ligure, a circa 200 metri di distanza.
L’ordinanza firmata dal Comandante Francesco Cimmino ha interdetto immediatamente qualsiasi attività acquatica in quella zona fino al termine delle operazioni di identificazione e bonifica degli ordigni, che dovrebbe avvenire nel giro di un paio di giorni grazie all’intervento della Marina Militare di La Spezia (nucleo Sdai, Servizio Difesa Animezzi Insidiosi) avvertita prontamente dalla Prefettura di Savona.
Già nel mese di marzo erano stati recuperati e fatti brillare due ordigni bellici nella zona mare tra Albisola Superiore e Celle Ligure, mentre lo scorso 26 Agosto era toccato ad un altro esplosivo risalente alla Seconda Guerra Mondiale e posizionato al largo di Capo Torre, pressoché la stessa località degli ultimi due citati.
Per quanto riguarda invece lo specchio d’acqua vadese già nel gennaio 2020 erano stati segnalati altri quattro ordigni bellici poi fatti brillare, in quel caso si era trattato di una bomba aerea e di tre proiettili di artiglieria risalenti al secondo conflitto mondiale.