Valbormida. Sono stati sequestrati beni per oltre 330 mila euro a due imprenditori della Valbormida. Il primo ha una nota impresa operante nel riciclaggio di rifiuti a Millesimo (200 mila euro) e il secondo ha un’impresa edile a Cairo Montenotte (130 mila).
L’operazione è stata condotta dai militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Savona, nell’ambito di un’indagine in materia di frode fiscale, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Savona.
Entrambi hanno omesso il versamento delle tasse. Le indagini hanno, infatti, riscontrato che l’imprenditore di Millesimo nel 2018, non ha versato le ritenute fiscali della società di capitali di cui è rappresentante legale. Così i militari delle Fiamme Gialle hanno sequestrato 200 mila euro dal conto corrente.
L’imprenditore albanese, di Cairo Montenotte, invece, era stato sottoposto a una verifica fiscale nel 2016 e denunciato alla Procura della Repubblica di Savona per aver omesso nella dichiarazione fiscale ricavi per circa 600 mila euro e per aver evaso imposte per un totale di 130 mila euro. E’ stata disposta la confisca di sei beni (un immobile e cinque box) per 130 mila euro.
Nel 2017 l’Autorità Giudiziaria aveva disposto il sequestro preventivo dei beni dell’imprenditore ma, a una prima analisi, risultava nullatenente. Poi gli accertamenti hanno portato a individuare tra i beni che potevano essere sottoposti a sequestro le proprietà intestate alla moglie perché ritenuti il frutto dell’evasione fiscale del coniuge.
“Le attività svolte, finalizzate ad assicurare le pretese erariali – spiegano i militari -, dimostrano la costante azione sinergica tra l’Autorità Giudiziaria savonese e la Guardia di Finanza a tutela dell’economia legale, volta alla ricerca, repressione e aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati a seguito di condotte evasive ed espedienti elusivi”.