Savona. Eliminare o almeno diminuire l’importo della Tari per il 2020 ed il 2021, sulla falsariga di quanto già messo in atto da altri Comuni liguri (quali Genova, La Spezia, Sarzana, Lerici) e non solo. E’ questo l’appello rivolto dai rappresentanti di alcune associazioni e realtà locali al Comune di Savona.
In una lettera aperta, Aurora Lessi (segretaria dell’Aps La Rocca – Fratellanza Contadini e Operai), Alma Faccincani (presidente della Sms Fratellanza Leginese) Monica Giovannini (presidente della Sms Fornaci), Miranda Orsi (presidente del circolo La Speranza), Piera Barberis (presidente dell’Aps Cantagalletto), Giovanni Sambarino (presidente della Smsa Tambuscio), Danilo Pirola (presidente della Sms Macchinisti e Fuochisti XXIV Aprile) affermano: “In queste settimane stanno arrivando gli avvisi di pagamento della Tari, che prevedono peraltro importi molto gravosi. Sappiamo che le priorità e le difficoltà della situazione che stiamo vivendo sono molteplici e che colpiscono svariate attività e moltissimi cittadini sotto vari aspetti sanitari, sociali ed economici. Poniamo alla vostra attenzione la necessità e l’urgenza di prendere in considerazione anche il nostro appello”.
“Siamo i soci e volontari dei circoli, delle associazioni e delle società di mutuo soccorso del territorio savonese, le cui attività sono state chiuse, anche in maniera discriminatoria rispetto ad altre attività analoghe, da oltre un anno. Nonostante ciò, non è comunque venuto mai meno l’impegno, con sforzi anzi accresciuti, a dare supporto al territorio e ai cittadini. Impegno non svolto con l’obiettivo del profitto, ma per amore della collettività, al fine di promuovere associatività, mutualismo, partecipazione e contribuire alla crescita culturale civica e civile dei nostri associati e dell’intera comunità. Il perseguimento delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale nonostante le restrizioni non si è infatti mai fermato e nel nostro piccolo abbiamo dato una mano a chi più aveva bisogno, organizzando raccolte fondi, monitorando e molto spesso aiutando le fasce più deboli in termini psicologici, sociali ed economici, svolgendo, dunque, attività di interesse generale”.
Secondo gli autori della lettera, la riduzione o l’azzeramento dell’importo da pagare può “essere di fondamentale importanza, al fine di evitare la chiusura di molte di queste nostre realtà che svolgono un ruolo fondamentale per la comunità savonese”.
Sulla questione intervengono anche i consiglieri di minoranza del Pd, che ricordano: “Due mesi fa il consiglio aveva approvato all’unanimità un ordine del giorno promosso proprio dalla minoranza (Italia Viva, Pd, Rete a Sinistra) che riguardava l’allarme delle SMS e dei Circoli in questo momento di difficoltà e di incertezze circa le riaperture. Gli impegni erano due ed erano molto semplici: attivarsi per la costituzione di un tavolo di lavoro urgente tra il Comune, il Terzo Settore, le principali Aps e di volontariato, le società di mutuo soccorso; attivarsi presso la Regione affinchè vengano destinate risorse a fondo perduto come avvenuto per lo sport a sostegno dei bilanci molto penalizzati delle associazioni di promozione sociale e di volontariato”.
“Nessun tavolo è stato convocato, nessuna misura è stata presa. Si trattava di cose veramente semplici per dare un segno, una risposta al grido di aiuto delle società di mutuo soccorso e dei circoli. E questo è un altro altro atto di consiglio dimenticato in un cassetto, uno schiaffo al buon senso e alla vicinanza nei confronti di chi tiene viva la nostra città”, concludono i Dem.