Liguria. L’emergenza mobilità in Liguria e nel savonese tra i temi affrontati dal vice ministro Teresa Bellanova oggi in visita a Vado Ligure, anche con riferimento alle opere infrastrutturali rimaste ancora sul tavolo e che il territorio attende per uscire dal “blocco” e dall’ “isolamento” che ha gravi conseguenze socio-economiche.
Ieri la presa di posizione, senza precedenti, dei sindaci liguri e savonesi, con la richiesta dello “stato di emergenza” per la grave situazione autostradale e viaria.
Ecco le parole del vice ministro: “Ho già chiamato i commissari delle opere soggette a ritardi: bisogna fare un cronoprogramma che ci vedrà mensilmente impegnati per capire quanti passi avanti si fanno. E se ci sono delle difficoltà come superarle. Ci sono altre questioni aperte legate a disattenzioni del passato, ma ora non dobbiamo focalizzarci nell’attribuire responsabilità ma essere impegnati nel costruire soluzioni adeguate e rapide”.
“E’ chiara la situazione di disagi, i cantieri rallentano il traffico e creano insicurezza per le persone e per il territorio. Non sempre gli investimenti che bisognava fare sono stati fatti e su questo serve molto rigore, mantenendo tuttavia gli impegni sugli interventi necessari” conclude Bellanova.
Dunque un cambio di passa nella “governance” e nella programmazione, secondo il vice ministro, una linea ripresa anche dall’On. Raffaella Paita: “Velocizzare i lavori che si stanno realizzando con troppa lentezza e realizzare dei tratti di Aurelia bis che consentano di avere alternative alla viabilità e mobilità complessiva. In futuro dovesse esserci un incidente o eventi che comportano la chiusura dell’autostrada sono necessarie delle strade e dei collegamenti che possano bypassare una possibile emergenza. Per questo bisogna sbloccare gli interventi sui tratti di Aurelia Bis in tutta la Liguria”.
E tra le opere prioritaria: “Realizzare il tunnel della Val Fontanabuona e avere una immediata realizzazione del raddoppio ferroviario del Ponente che grazie al mio interessamento è stata inserita nell’elenco del decreto Semplificazioni che velocizza e sburocratizza il piano infrastrutturale”.
Sul raddoppio ferroviario e sugli interventi ferroviari: “Se non sono inserite nel contratto di programma con Rfi o se non ci sono i finanziamenti è chiaro che non si possono realizzare. Secondo me le norme hanno molto imprigionato la realizzazione delle opere e c’è stata poca attenzione politica negli ultimi anni: per la Liguria vedo ancora le stesse opere che ho lasciato programmate nel 2015” aggiunge Paita.
Una stoccata all’attuale amministrazione regionale, tuttavia: “Non ho governato il territorio ligure e quindi non ho responsabilità personali, ma ora massimo impegno e determinazione come avrei fatto da presidente di Regione” conclude la deputata di Italia Viva.