Albenga. “Il birraio di Piazza delle Erbe un fascista, uno di quelli dal piazzale Loreto“. E’ questo il commento scritto su Facebook rivolto al cotitolare della Taberna del Foro, Marco Secco Sanguineti, che è costato una querela e non è passato inosservato. E’ arrivata immediata la reazione del presidente FdL Roberto Crosetto: “Non posso non sottolineare la gravità dell’episodio“.
La discussione virtuale sui social rappresenta lo strascico della vicenda riportata dai media sulla rissa andata in scena lo scorso weekend prima in piazza delle Erbe e poi in piazza 4 novembre ad Albenga. Il commento postato avrà però conseguenze legali: “Nel dare la nostra completa solidarietà condivisa da tutti i vertici di FdI a Marco Secco Sanguineti – aggiunge Crosetto -, non resteranno senza conseguenze le parole espresse su Facebook, infatti consegneremo gli screenshots ai nostri legali per tutelarlo“.
“Credo – spiega – che tutto abbia inizio e nasca dalla polemica giustamente sollevata sulla fine del Ramadan dal nostro consigliere comunale Roberto Tomatis che, in un comunicato stampa, focalizzava la sua attenzione su quell’evento, e lo faceva però solo ed esclusivamente da un punto di vista di assembramento”.
Il presidente di Fdl spiega che il centro sinistra non ha risposto nel merito della critica avanzata da Tomatis cioè “l’assembramento di 1000 persone nel campo sportivo di Bastia, ma puntando l’attenzione sulla libertà di culto, sul razzismo e sulla intolleranza”.
E Crosetto ritorna sulla discussione: “Le risposte date dalla maggioranza, dal sindaco e poi dal Partito Democratico hanno portato argomenti che nulla avevano a che vedere con la problematica da lui sollevata. Anzi, hanno avuto il risultato di fomentare gli animi e di aver provocato come conseguenza commenti intolleranti e razzisti come quello rivolto verso i nostro iscritti”.
“Ed è per questo che invito il sindaco Riccardo Tomatis e la sua maggioranza ad essere più prudenti perché poi questi sono i risultati. Hanno seminato odio e questo episodio ne è la prova. Capisco – conclude – la loro poca esperienza politica, ma giocare così non porta a nulla di buono”.