Intenzioni

Albenga, Distilo traccia il bilancio di due anni: “Dopo aver realizzato la società multiservizi pronto a lasciare spazio ad altri”

"Pronto a lasciare spazio ad altri che meritano di impegnarsi per la nostra splendida Albenga con molti più stimoli"

diego distilo

Albenga. A due anni dall’insediamento dell’amministrazione Tomatis pare essere giunto il momento, per il presidente del consiglio comunale Diego Distilo, di fare il punto della situazione sull’attuazione del programma della sua maggioranza.

Due anni che definisce “difficili con una pandemia mondiale scoppiata all’improvviso, con questioni personali difficili e complicate da cambiare”. Un ritorno, quello di Distilo alla vita politica amministrativa, che gli consente di osservare come dopo sette anni trovi “un Comune lasciato molti anni fa e ritrovato sempre molto burocratizzato, tanto da non permettere neanche di occuparsi delle piccole cose e risolvere i problemi segnalati dai cittadini”. Ed un rimprovero, una lamentela e un atto di accusa per l’inefficienza di alcuni dipendenti comunali e verso “una macchina comunale sempre troppo complessa che ancora oggi fa passare settimane intere prima che i dipendenti si possano parlare di qualsiasi pratica pur avendo le scrivanie accanto nella stessa stanza”.

Un bilancio, quello che traccia Distilo, che ha alcuni aspetti positivi: “Un programma condiviso con la maggioranza del sindaco Tomatis dove posso dire che aver visto iniziare i lavori dei moli mi ha dato molta soddisfazione anche se il prossimo passo che Albenga deve affrontare è progettare e farsi finanziare le ‘dighe soffolte’. Solo così potremmo davvero proteggere al 100% il nostro territorio dalle mareggiate”.

Ma c’è un punto che Distilo ritiene importante: la creazione della multiservizi arrivata al round finale con l’assegnazione nei prossimi giorni dell’incarico ai professionisti. “Una risposta tecnica e trasparente per valutare al meglio quali vantaggi potrà avere Albenga con questo strumento”, spiega. Uno strumento che viene visto come “il progetto più difficile, strumentalizzato, mal capito, usato da tanti come se volessimo creare ‘un postificio’ senza pensare alle normative che esistono per normare la creazione e la gestione delle società pubbliche, ma, pazienza, dispiace molto anche se fa parte del ‘teatrino della politica’”.

E qui Distilo si lascia andare ad alcune considerazioni e mostra i suoi mal di pancia: “I tempi sono andati alla lunga un po’ per il Covid, per il mio stato personale e anche perché diciamo la verità spesso e troppe volte sono rimasto solo a perorare la causa, malgrado la maggioranza non abbia mai cambiato idea sul programma condiviso. Questo sarà per me la vera ‘cartina tornasole’ del mio mandato poiché spero che ciò che avevamo in testa sia praticabile e soprattutto vantaggioso per il Comune di Albenga”.

Ed proprio nel finale che Distilo affonda e lancia un “avvertimento” alla maggioranza e al sindaco nel dire “ora attendo la conclusione del progetto della trasformazione della Fondazione Oddi in società multiservizi e subito dopo farò le mie valutazione personali, se eventualmente proseguire il mio percorso” e aggiungendo a mo’ di avvertimento in caso di bocciatura di prendere in considerazione l’ipotesi di “lasciare spazio ad altri che meritano di impegnarsi per la nostra splendida Albenga con molti più stimoli”.