Genova. “Lo avevamo già sottolineato in precedenza: la struttura di missione per la Programmazione sanitaria ha un costo di circa 123.000 euro e naturalmente si sovrappone ad Alisa, alle 5 Asl e ai 19 distretti di cui si compone la struttura sanitaria ligure. Quindi ci ritroviamo con un sistema sanitario che ovviamente al suo interno cela già diversi problemi, e a cui continuiamo ad aggiungere costosi organismi apicali e burocratici, mentre invece occorrerebbe ben altro. E tutto questo nella regione che, rispetto a tutto il resto del Paese, conta di gran lunga più Asl rispetto alla popolazione”.
Lo dichiara il capogruppo di Linea condivisa in Regione Gianni Pastorino.
“E quindi, oltre ad aver aggiunto Alisa – continua Pastorino – che è stato un vero e proprio costoso fallimento –. Toti, che non ha nominato l’assessore alla Sanità, definisce la struttura Dimissione con a capo il dottor Profiti”.
“Naturalmente la nomina non è casuale, – spiega il consigliere regionale Pastorino – si dice che Profiti sia uno dei massimi esperti di programmazione sanitaria. Uomo di molte stagioni, laurea in Scienze Politiche, alto dirigente di Regione Liguria, era nel CdA dell’ospedale Galliera e con Bertone fu tra i promotori dell’operazione per la costruzione del nuovo Galliera con LA trasformazione di alcuni padiglioni in edilizia residenziale. Ex presidente della Fondazione Bambino Gesù, è stato poi condannato nell’ambito della vicenda dell’attico del cardinale Bertone dal Tribunale Vaticano ad un anno di reclusione con sospensione condizionale della pena”.
“Con la situazione della sanità in Liguria, di tutto c’era bisogno tranne che di un’ulteriore struttura e di una nomina che nulla va ad aggiungere o innovare rispetto a un modello sanitario fallimentare – chiosa Pastorino – Se si avessero davvero a cuore l’efficienza e l’efficacia del sistema sanitario ligure si comincerebbero a riprodurre anche qui le buone pratiche delle regioni dove la sanità risponde al meglio alle esigenze della cittadinanza, invece di continuare a creare sovrastrutture costose e inutili e a nominare i soliti noti”.