Covid

Vaccini, Toti: “Per liste di riserva priorità ai caregiver”

Interrogazioni della minoranza, il governatore ligure: "Per ultrafragili e disabili si procede, a giorni a regime anche a domicilio"

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Liguria. L’andamento della campagna vaccinale in Liguria è stato al centro della seduta mattutina del Consiglio regionale.

Il consigliere regionale Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dai colleghi del gruppo, in cui ha chiesto alla giunta entro quanto tempo e con quale modalità verrà inserito il sistema di liste di riserva all’interno della campagna di vaccinazione ligure.

Garibaldi ha ricordato l’ordine del giorno approvato il 22 marzo che impegna la giunta “ad introdurre un sistema residuale di prenotazione, con la predisposizione di liste di riserva di soggetti disponibili al momento e nell’arco della medesima giornata”.

Il presidente della giunta con delega alla sanità Giovanni Toti ha spiegato che ALiSa ha rideterminato la procedura e, assumendo il rischio di un massimo del 4% di defezioni ogni giorno di vaccinazione, viene inserita nella lista di riserva un corrispondete numero di assistiti.

Toti ha spiegato che le Asl hanno ricevuto la raccomandazione di fare prioritariamente riferimento ai caregiver e che ogni azienda sanitaria ha definito le modalità per costituire le liste di riserva che sono, comunque, subordinate all’applicazione dell’ordinanza nazionale che ha ridefinito le fasce di priorità.

“La lista di riserva – ha precisato – può essere completata anche con le prime somministrazioni del giorno successivo nel caso non si riesca il giorno stesso, rispettando ovviamente il limite di conservazione dei vaccini. Il numero di disdette comunque fino ad ora non è particolarmente significativo, se si eccettuano i giorni immediatamente successivi alla temporanea sospensione di Astrazeneca”.

Dibattito sui ritardi nella vaccinazione delle categorie “ultrafragili”. Su questo argomento sono state presentate tre interrogazioni: la prima da Fabio Tosi (Mov5Stelle), e sottoscritta dal collega del gruppo, la seconda da Paolo Ugolini (Mov5Stelle) e sottoscritta dal collega del gruppo, la terza da Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) e sottoscritta dai colleghi del gruppo.

Tosi ha chiesto alla giunta entro quale mese la categoria di persone “ultrafragili” verrà vaccinata presso la loro abitazione, in quanto si tratta di soggetti appartenenti alle categorie prioritarie. Il consigliere ha lamentato numerosi ritardi in merito.

Ugolini ha citato, in particolare, il caso di una donna di 108 anni, la più anziana della provincia della Spezia, che non avrebbe ricevuto alcuna notizia sulla data di vaccinazione e ha chiesto alla giunta di intervenire urgentemente per rimediare alla situazione.

Garibaldi ha chiesto alla giunta il dettaglio, cioè i soggetti individuati e i soggetti presi in carico con prima dose e seconda dose, dello stato della campagna di vaccinazione dei soggetti ultrafragili.

Garibaldi ha rilevato che la campagna per gli ultrafragili è iniziata il 15 marzo e che sono state registrate numerose segnalazioni negative sull’organizzazione della somministrazione.

Il presidente della giunta con delega alla sanità Giovanni Toti ha risposto: “Per quanto riguarda la categoria dell’ultravulnerabilità e della disabilità, due giorni fa eravamo al 41 per cento della popolazione vaccinata con la prima dose e rientra in una delle categorie prioritarie dell’ultima ordinanza del Generale Figliuolo in parallelo con gli ultraottantenni. Quindi – ha detto – si sta procedendo secondo le indicazioni date, ovviamente sulla base della tipologia e quantità di vaccini in arrivo”.

“Per quanto riguarda le vaccinazioni a domicilio, – ha aggiunto – è difficile dire quando finiremo l’intera platea delle persone che si sono prenotate”. Toti ha ricordato che da ieri, sono salite a 37 le squadre di vaccinazione a domicilio, che vaccinano circa una decina di persone ultravulnerabili o disabili: “È chiaro che è un processo più lento di quello raggiunto nei grandi “hub” vaccinali”.

“È chiaro, inoltre, che risente della tipologia di vaccino che la maggior parte delle aziende utilizza per questa tipologia di soggetto, che è Moderna. Ci vorranno ancora alcuni giorni, ma direi che la situazione procede in parallelo alle altre categorie, esattamente come previsto dall’ordinanza del Generale Figliuolo” ha concluso Toti.