Istanze

Una convenzione con l’università di Genova per lo studio delle mafie: la discussione in Consiglio regionale

Centi (Lista Sansa): "Strumento importante"

Sedi istituzionali e palazzi del governo

Liguria. Questa mattina in consiglio regionale sono stati presentati e discussi due punti inerenti la convenzione con l’Università di Genova per lo studio delle mafie. Su questo argomento sono state presentate un’interrogazione, illustrata da Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa presidente), e sottoscritta dai colleghi del gruppo, e un’interpellanza, illustrata da Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) e sottoscritta dai colleghi del gruppo.

“La stessa attenzione per i soldi e le spese, che tra l’altro condivido, con la quale la Giunta regionale giustifica oggi il mancato rinnovo delle convezione tra università di Genova e Regione Liguria per lo Studio delle mafie avrei voluto che fosse stata applicata anche in relazione agli sprechi che costantemente vengono fatti in Regione: dalla moltiplicazione degli staff, ai soldi investiti nella dimissioni di consiglieri che diventano assessori, alle altre voci di spesa del bilancio”, così il presidente della Commissione antimafia Roberto Centi, Lista Sansa.

“Inoltre – continua Centi – il mancato rinnovo della convenzione rappresenta uno sgarbo nei confronti dell’ateneo come istituzione, con il quale, invece, Regione Liguria dovrebbe tenere buoni e continuativi rapporti”.

Il presidente della Commissione antimafia, nonché consigliere Regionale della Lista Sansa Roberto Centi ha portato in sede di Consiglio regionale l’Iri “Sulla convenzione con l’università per lo Studio delle mafie”, come ha fatto anche il capogruppo del Pd Luca Garibaldi, domandando alla Giunta cosa intedesse fare per supportare, anche attraverso studi condotti dall’università, l’attività contro la criminalità organizzata e per la sicurezza urbana. Tema quanto mai di rilievo oggi in quanto l’emergenza pandemica in Liguria sta aiutando a favorire il fenomeno delle infiltrazioni mafiose a causa anche delle difficoltà economica delle imprese, così come emerge dalle numerose audizioni in Antimafia.

Garibaldi ha chiesto alla giunta perché non è stato rinnovato l’accordo con l’Università di Genova per l’”Osservatorio di sicurezza urbana”. Garibaldi ha ricordato che il 15 gennaio la convenzione è scaduta e che la revisione costituzionale del 2001 affida alle Regioni il ruolo di coordinamento e programmazione in tema di polizia amministrativa locale e di programmazione della sicurezza urbana integrata.

L’assessore alla Sicurezza Andrea Benveduti ha spiegato: “L’Osservatorio, in realtà, non è mai esistito. Anzi, grazie a questa giunta verrà finalmente costituito razionalizzando l’uso di denaro pubblico, che veniva ogni anno speso per una sintetica relazione annuale statistica». Benveduti ha aggiunto: “La giunta, infatti, vuole esprimere qualcosa di più di una pubblicazione ogni dodici mesi e, nell’ambito della revisione delle norme regionali sulla sicurezza, attraverso un’azione di semplificazione e concretezza attiveremo finalmente l’Osservatorio e stringeremo rapporti e interlocuzioni periodiche con le autorità preposte, cioè Prefetture, Forze dell’Ordine e Ministero degli Interni, per cogliere in tempo ‘reale’ l’evolversi delle situazioni sul territorio e capire come meglio collaborare per far fronte comune contro tutte le illegalità. La decisione presa dalla giunta – ha specificato – non è dunque quella di sospendere alcuna attività, ma proseguirla con la collaborazione un altro ente pubblico, specializzato in analisi statistiche, che saranno realizzate con un risparmio dell’80%”.

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