Liguria. “La Regione deve favorire i sistemi di recupero dei materiali di scarto e dei rifiuti. Un esempio sono le miniere urbane. Dalla possibilità di recupero dei rifiuti urbani, infatti, deriva una maggiore sostenibilità ambientale, una maggiore efficienza nella riduzione e nel trattamento dei rifiuti e l’azzeramento dei costi di smaltimento”.
Lo afferma Selena Candia, consigliere regionale della Lista Sansa.
Candia presenterà un ordine del giorno dedicato al tema ambientale: la richiesta rivolta alla Giunta è quella di implementare e agevolare i sistemi di raccolta degli scarti quotidiani urbani. “Le miniere urbane sono uno di questi. Sono spazi funzionali alla raccolta dei materiali di scarto e dei metalli rari presenti nei rifiuti elettrici ed elettronici. Da queste iniziative deriva una maggiore sostenibilità ambientale, una maggiore efficienza nella riduzione e nel trattamento dei rifiuti e l’azzeramento dei costi di smaltimento”.
“Inoltre, le miniere urbane sottendono la possibilità di ottenere risorse dai rifiuti, i quali vengono recuperati e reimpiegati, diventando materie prime per filiere produttive diverse da quelle per cui questi rifiuti sono stati generati”, spiega Candia.
La Regione invece sembra avere altri obiettivi e ha concesso per tre anni alla Compagnia Europea per il Titanio il permesso di ricerca con finalità di apertura della miniera nel comprensorio del Beigua.
“L’autorizzazione relativa alla ricerca mineraria sul Beigua e l’istanza della società Alta Zinc che ha chiesto autorizzazione di indagine, ora in stato via, per val Graveglia, val Petronio e val di Vara si pongono in palese e totale contrasto con i principi dell’economia circolare e della salvaguardia ambientale. Tali scelte sono state definite pericolose e inadeguate sia dai rappresentanti di diverse associazioni ambientaliste sia dagli amministratori degli enti locali”, conclude Candia