Che colpo

A Porto Vado di notte per recuperare 138 kg di cocaina: maxi sequestro della Guardia di Finanza

I tre uomini avevano stupefacenti per 16 milioni di euro: alla vista dei militari prima hanno tentato di investirli, poi hanno abbandonato l'auto dandosi alla fuga

guardia di finanza cocaina

Vado Ligure. Si aggiravano nei pressi di Porto Vado, di notte, dentro un’auto di grossa cilindrata, una Audi Rs3. Avevano appena recuperato in porto un grosso quantitativo di cocaina purissima proveniente dal Sudamerica: 138 kg, per un valore di mercato pari a circa 16 milioni di euro. Ma non avevano fatto i conti con la Guardia di Finanza di Savona: così, quando si sono trovati davanti i militari pronti a fermarli, prima hanno tentato di investiti e poi, vedendosi braccati, hanno abbandonato la vettura e il prezioso carico dandosi alla fuga.

E’ successo nella notte tra il 16 e il 17 aprile nei pressi dell’area portuale di Vado Ligure. L’operazione, nata da un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Savona, è stata portata a termine dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Savona diretti dal maggiore Danilo De Mitri e ha portato al sequestro di 121 panetti di cocaina per un peso di circa 138 chilogrammi.

Da tempo le Fiamme Gialle monitorano costantemente lo scalo portuale di Vado, consapevoli del fatto che da lì transitano regolarmente grossi quantitativi di droga: arrivano sui container, nascosti in vari modi, e vengono recuperati da persone che poi si occupano di piazzare la merce in vari mercati italiani. A cambiare negli ultimi tempi sono state le modalità di recupero: in alcuni casi la persona incaricata lavora in porto (e ha quindi accesso ai container), in altri invece si tratta di esterni che raggiungono l’area passando dalla spiaggia.

Nel corso degli ultimi mesi i finanzieri avevano individuato quindi alcuni veicoli sospetti, che transitavano regolarmente nella zona portuale. Tra queste una Audi Rs3, che già in passato era riuscita a seminare le forze dell’ordine forzando un posto di blocco a Savona. Grazie ad alcune telecamere i militari hanno scoperto che il luogo di “scambio” tipico della merce era un hotel. Installando segretamente dei Gps sulle vetture sospette hanno continuato a monitorarne i movimenti fino al blitz.

La notte tra il 16 e il 17 aprile, verso mezzanotte, i tre soggetti sono entrati in porto passando dalla spiaggia. Sono ritornati indietro tre quarti d’ora dopo, hanno caricato la merce in auto e sono ripartiti alla volta dell’hotel. Ma sono stati intercettati dai finanzieri, che hanno intimato l’alt. Alla loro vista i tre sospetti prima hanno tentato di investire i militari, quindi si sono dati alla fuga a piedi, abbandonando l’autovettura. E sono riusciti a dileguarsi, favoriti dalla scarsa visibilità, lungo la spiaggia di Vado Ligure, l’Aurelia e i boschi adiacenti.

All’interno della vettura i finanzieri hanno rinvenuto 4 borsoni e uno zaino contenenti la droga, oltre agli attrezzi per aprire il container da cui era stata recuperata. I panetti, per eludere il fiuto dei cani antidroga, erano anche stati impregnati dell’odore di curcuma. Il valore commerciale dell’ingente quantitativo di sostanza stupefacente sequestrata, anche in relazione all’elevato grado di purezza, è stato stimato in circa 16 milioni di euro.

guardia di finanza cocaina

Immediatamente sono stati avviati gli accertamenti per identificare i tre fuggitivi ed individuare la loro posizione. Grazie alle successive indagini, le Fiamme Gialle sono riuscite ad individuare uno dei responsabili, Armando Brahimi, un soggetto albanese di 45 anni residente a Nogara, provincia di Verona, nei confronti del quale l’Autorità Giudiziaria competente ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto.

Sono stati quindi subito avviati servizi di appostamento nei pressi dell’abitazione dell’uomo e dell’autoscuola di cui lo stesso risultava socio (e per la quale aveva già avuto noie giudiziarie, finendo coinvolto in una inchiesta per “patenti facili”). Dopo alcuni giorni, è stata intercettata un’auto con a bordo un soggetto i cui tratti somatici corrispondevano a quelli del ricercato. Avuta conferma della sua identità, i militari hanno proceduto al fermo dell’albanese, con precedenti penali a suo carico, mentre era in procinto di allontanarsi dalla propria abitazione.

Il fermato è stato condotto nel carcere di Verona, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. A suo carico sono stati acquisiti numerosi indizi di colpevolezza in ordine al reato di traffico di sostanze stupefacenti e gli accertamenti in corso potrebbero portare, nei prossimi giorni, all’identificazione degli altri responsabili.

“Il sequestro – fanno sapere dal Comando provinciale – rappresenta un importante risultato nella lotta ai traffici illeciti presenti in questa provincia, che vede i militari di Savona in prima linea. L’efficace dispositivo ha già portato, lo scorso anno, al sequestro di circa 200 chilogrammi di cocaina (qui il sequestro più ingente, ndr) e all’arresto dei cinque soggetti coinvolti nel traffico illecito, poi condannati complessivamente a 34 anni di carcere. Il risultato conseguito testimonia il ruolo fondamentale della Guardia di Finanza quale presidio imprescindibile di legalità a tutela dei cittadini e della collettività”.

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