Liguria. Mercoledì è arrivato l’ok del ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, alle attività di ricerca sul comprensorio del Beigua dopo l’interrogazione dei deputati di LeU alla Camera. Una risposta che non è andata giù al partito Rifondazione Comunista, che commenta: “Come avevamo denunciato il ministro della Transizione ecologica Cingolani non ha nulla a che fare con l’ambientalismo. Ci vuole una faccia davvero tosta per dichiarare in parlamento che non ci sono problemi a fare ricerche del titanio in una Zona di Protezione Speciale europea”.
Cincolani aveva, infatti, dichiarato che “la nuova autorizzazione è stata concessa per sole attività di ricerca, esclusivamente nell’area zsc esterna all’ambito del parco regionale, con specifiche cautele indicate dall’Arpal e previa intesa con l’ente parco”.
“Il ministro dice che si può dare il via libera al permesso di ricerca di titanio nell’area del Beigua nonostante nell’area siano vietate le attività estrattive e l’apertura di nuove cave – dicono da Rifondazione Comunista -. Non si capisce perchè si autorizzi dunque in zona protetta la ricerca di una società multinazionale volta a realizzare un’attività espressamente vietata. Si va verso la realizzazione di una enorme miniera a cielo aperto un passo alla volta?. Molto più serio comunicare alla multinazionale che non sono autorizzabili ricerche perchè quelle aree sono comunque intoccabili e che il titanio rimarrà lì sotto” concludono.