Provincia. Soddisfazione, ma anche una certa amarezza per aver recuperato dopo tante udienze e molti anni la propria “onorabilità” ed essere stati assolti. E’ questo lo stato d’animo più diffuso tra gli ex consiglieri regionali che, questa mattina, hanno ascoltato la sentenza della Corte d’Appello di Genova rispetto all’inchiesta sulle “spese pazze” in Regione.
Il sindaco di Alassio, Marco Melgrati, si è detto “veramente stupito e commosso di questa sentenza, anche perché ero sicuro di non aver fatto nulla di quello che era contestato”.
Nino Miceli, che nel frattempo ha abbandonato la politica, commenta tra l’amaro e il soddisfatto: “Dopo nove anni di sofferenza finalmente si torna ad avere onorabilità e giustizia. Questi nove anni non ce li restituirà nessuno, così come non ci verranno restituite tante carriere politiche decapitate; ma se non altro da oggi si torna, come detto, ad avere un’onorabilità derivante dal fatto di essere stati riconosciuti innocenti con formula piena”.
“Per 9 anni, da quel primo interrogatorio alla vigilia di Natale del 2012 ad oggi, mi sono sempre astenuto dal commentare le accuse giudiziarie che mi hanno coinvolto – ripercorre Miceli -. Ho scelto, liberamente e autonomamente, di abbandonare la vita politica attiva perché ero e resto convinto che la prima qualità di chi esercita i pubblici servizi sia la propria onorabilità. Quando si è imputati in attesa di giudizio, gravati da accuse infamanti e disdicevoli come nel mio caso, ci si deve difendere nel processo ed evitare qualsiasi ruolo pubblico. In silenzio ho sopportato e accolto la pesante condanna in primo grado. Oggi la Corte di Appello di Genova mi ha assolto con formula piena ‘perché il fatto non sussiste’. Nessuno potrà ripagare me stesso, e gli altri coimputati per lo stesso motivo assolti, dalle sofferenze patite in questi 9 anni. Un’intera classe politica cancellata dalla vita pubblica. Ma oggi, con questa assoluzione, mi riprendo qualcosa che mi era stato tolto e che vale più di ogni altra: la mia onorabilità”.
“Ringrazio il mio avvocato Andrea Corradino, che mi ha assistito e sorretto nei momenti più duri; i tanti amici che mi sono stati accanto quando tutto girava storto; i mei colleghi di lavoro della MaRis Cooperativa Sociale e il suo straordinario Presidente Fabrizio Augello che mi hanno dato una nuova occasione di vita quando sono uscito dalla politica attiva; i miei familiari Francesco Miceli, Giacomo Miceli, Marcello Miceli, Simone Miceli, Hannelore Buchner, Eleonora Bertolotto, Paola Saviozzi, mio padre, e tutti gli zii, i nipoti, i cognati e le cognate. Abbraccio, ringrazio e bacio infine la mia compagna Emanuela Picasso che mi ha preso nel momento più buio e che oggi potrà gioire insieme a me di questa bella giornata” ci tiene a dire Miceli.
E soddisfatta è anche l’altro ex consigliere regionale loanese, Roberta Gasco, che commenta: “Apprendo con gioia la notizia dell’assoluzione per me e per i miei colleghi. Mi riservo comunque di leggere la sentenza appena sarà disponibile”.