Lettera al direttore

Lettera

“Professionalità, cuore, spirito di sacrificio, anche a rischio delle loro stesse vite”: un paziente ringrazia il personale del reparto Covid del San Paolo

"Il mio cuore rimarrà per sempre vicino al sacrificio che silenziosamente si consuma nelle corsie di ospedale"

Ospedale San Paolo Savona Ingresso

Di seguito riportiamo la lettera – giunta alla nostra redazione – di un lettore che ringrazia il personale del reparto Covid del nosocomio savonese.

Il mio nome è Giuseppe Emanuele Tandurella, sono stato ricoverato presso l’ospedale San Paolo di Savona, al 7° piano reparto Covid, per una polmonite bilaterale causata da positivà dal virus Sars Covid 2 (sottoposto a terapie con ossigenoterapia con casco Cpap). Mi permetto di inviare questa missiva, per rendere partecipe e forse potete farvi portavoce, e informare i lettori, di quello che accade nel lavoro silenzioso e quotidiano di persone speciali che lavorano e si sacrificano nella nostra città.

La mia gratitudine è indirizzata a tutto il personale sanitario del reparto che ha dimostrato in primis, grande professionalità, cuore, generosità, spirito di sacrificio quotidiano, a rischio anche delle loro stesse vite. Essa si estende a ventaglio dal Primario dott. Ans., passando dal dott Pel., dott.ssa Gar., dott.ssa Tor., (chiedo scusa se ho omesso altri dottori) proseguendo per gli angeli della corsia, come amo definirli io, dagli unici maschietti Angelo e Gioele, e dalla vera spina dorsale del reparto: le meravigliose infermiere, che attraverso i loro occhi trasmettono serenità, fiducia, speranza e voglia di lottare contro questa pandemia dei nostri giorni.

Il mio cuore rimarrà per sempre vicino al sacrificio che silenziosamente si consuma nelle corsie di ospedale, ringrazio Francesca, Cristina, Sonia, Titty, Marina, Nicoletta, Giulia, Elisa, Ivana, Lucia Aurora, Laura. Chiedo scusa agli altri Angeli, se non ricordo il nome. Ringrazio anche le Oss (Top Veronica) che svolgono un ruolo importante nel trattare umanamente noi ospedalizzati, e che con i loro modi, gentile e cortesi riescono a togliere quel disagio che un paziente su letto di ricovero patisce.

Un grazie anche alle signore che effettuano le pulizie, ruolo che garantisce un ambiente salubre e che anche loro dimostrano grande umanità e professionalità. Concludo, queste due settimane di ricovero, hanno cambiato profondamente il mio essere uomo, e mi hanno lasciato il cuore pieno di gioia e gratitudine, sapendo che presso la struttura l’Ospedaliera di Savona, c’è sempre speranza. Che nonostante la congiuntura economica nazionale, il sacrificio dei nostri medici e infermieri, salva la vita.

Mi permetto di suggerire un aumento di personale non appena le condizioni economiche lo permettano, per dare ossigeno al personale che si trova in una e vera guerra tra campanelli squillanti, terapie, cure, emergenze, rilievo parametri vitali, oltre che alle innumerevoli e insostenibili, richieste dei pazienti sottoposti ad ossigenoterapia. Con estrema incommensurabile gratitudine. Evviva Savona, Evviva la Liguria, Evviva l’Italia

Giuseppe Emanuele Tandurella

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