Provincia. È stata approvata all’unanimità dal Consiglio provinciale la mozione presentata dal vicepresidente Franco Bonasera e dal consigliere Fiorenzo Ghiso per il sostegno alle categorie economiche più colpite dalla grave situazione di difficoltà che si è venuta a creare con l’applicazione delle normative per la prevenzione dal Covid-19.
“La campagna vaccinale è decisamente in ritardo rispetto alle previsioni e che i tempi necessari per il ritorno ad una normalità sostenibile sono ancora lunghi e soprattutto non prevedibili, visto anche il sopraggiungere delle varianti e mutazioni del virus: la situazione delle zone con diverso indice di contagio e di conseguenza la determinazione delle misure restrittive adeguate è particolarmente fluida” affermano Bonasera e Ghiso.
“Le “chiusure” totali, per mesi, con continui ed estenuanti rinvii di 15 giorni in 15 giorni delle attività, hanno prodotto pesantissimi danni all’economia: le misure economiche introdotte nei mesi di “chiusura totale” sono state totalmente insufficienti, per la mancanza di una visione strutturale del tessuto nazionale, che con le proprie risorse e tasse, contribuisce in larga parte al Pil, avendo quale socio occulto, uno Stato che da una parte da (poco) e dall’altra pretende (tanto) fino al 68% dei guadagni”.
“Da un anno a questa parte, alcune categorie di operatori economici sono state penalizzate più di altre e che, al punto in cui siamo, il numero di aziende che sono in procinto di chiudere per mancanza di risorse economiche è veramente preoccupante, anche perché la cassa integrazione ai dipendenti è stata anticipata dalle aziende e non ancora coperta. I ristori messi a disposizione non sono sufficienti e non hanno raggiunto tutte le categorie”.
Con il documento approvato si impegna il presidente della Provincia di Savona e tutto il Consiglio provinciale a farsi parte attiva nei confronti della Regione Liguria e del Governo affinché venga stilato al più presto un protocollo, che permetta alle categorie di aprire e riprendere le attività, nel rispetto della sicurezza e delle normative sanitarie anti Covid previste: ristorazione; pubblici esercizi; attività commerciali; strutture ricettive; strutture sportive; eventi fieristici
“E’ indispensabile sollecitare il Governo affinché attraverso i canali istituzionali e nelle commissioni di riferimento siano poste in atto forti misure al sostegno di tutte le attività” concludono.




