Polemica lunga un anno

La Milano-Sanremo tornata sul mare non è un regalo: solo la Riviera può dare il giusto palco alla corsa fotogallery

La Rcs ha fatto pesare a lungo il legittimo diniego per aver negato il passaggio l’anno scorso in estate

Liguria. Non possiamo che aggiungerci a tutti coloro che hanno sottolineato come il passaggio della Milano-Sanremo in Liguria (con il ritorno al suo percorso tradizionale lungo le strade delle province di Savona e Imperia) abbia costituito uno straordinario spot per il nostro territorio, con le televisioni di mezzo mondo collegate. Una diretta integrale su Raisport e poi su Raidue a partire dalle 14, quando i corridori sono scesi sull’Aurelia dal Passo del Giovo, scelta obbligata per via di una frana sul Turchino.

Poteva non essere così scontato che la corsa tornasse in Liguria fin dal Savonese per via dell’inconveniente dell’anno scorso, antefatto che va ricordato. A causa dell’emergenza Covid la gara era in programma in estate e molti sindaci liguri, a cominciare da quella di Savona, si erano opposti perché, con i molti inconvenienti che si verificavano ogni giorno in autostrada, bloccare l’Aurelia avrebbe voluto dire mettere in forse persino le normali attività di soccorso.

La Rcs (Rizzoli Corriere della Sera, di cui fa parte anche la Gazzetta dello Sport organizzatrice della corsa, di proprietà del patron del Torino Urbano Cairo, editore anche della televisione La7 che ha il suo “centravanti” in Enrico Mentana) la prese molto male, considerando il diniego come un affronto. Rcs cercò e trovò un percorso alternativo in Piemonte prima di scendere su Sanremo, ma superando obiezioni simili a quelle liguri anche ad Alessandria, superate proprio in extremis.

Per tutto questo, quando si trattò di decidere se quest’anno la Sanremo avesse dovuto essere confermata sul percorso piemontese dell’anno scorso o tornare su quello tradizionale in riva al mare, la Rcs fece pesare il suo responso. Disse in sostanza che l’opzione piemontese aveva dato ottimi risultati e che tutto era quindi ancora in gioco. Un modo – ci era sembrato – per far pesare oltre il lecito quel pur legittimo diniego di molti sindaci che risaliva a un anno prima.

Il passaggio del gruppo a Savona

Finalmente è poi arrivata la decisione di tornare in Liguria. Tutto è bene quel che finisce bene? Sì e no. Persino uno scafato uomo politico come l’assessore regionale al Turismo Gianni Berrino ha ringraziato pubblicamente Rcs per la scelta di tornare al percorso classico, accompagnato da baciamano di una vasta platea di amministratori locali, rappresentanti di varie categorie e addetti ai lavori.

Splendide le immagini della Rai (anche se Rcs ha in un certo momento trattato per cedere i diritti tv a Discovery, che non è proprio la stessa cosa), splendide le sottolineature sui monumenti delle città attraversare. Uno scenario impareggiabile, con i corridori lanciati in quella striscia di terra tra mare e verde dal sapore unico.

Appunto. Quello, e solo quello, è il palcoscenico della Sanremo, con tutto il rispetto per le bellezze e i tesori del percorso piemontese dell’anno scorso. La Sanremo ha dato molto alla Riviera, almeno quanto la Riviera ha dato alla Sanremo.

Siamo pari e non parliamone più: non è il caso di prostrarsi ai piedi di Rcs.

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