Savona. “Pietro Santi ha detto a IVG di non essere più andato in municipio dall’11 marzo? Ma ha avuto un colloquio con me, nel mio ufficio, la mattina di venerdì 12 marzo”. E’ questa, concedendoci una sintesi giornalistica, la rivelazione del sindaco Ilaria Caprioglio che, con questo dettaglio, contribuisce ad infittire il mistero (e a far salire la tensione in seno alla maggioranza) intorno ai casi di positività al Covid-19 registrati a Palazzo Sisto a Savona.
Nei giorni scorsi i rappresentanti del M5S avevano inviato al primo cittadino una lettera chiedendo notizie sugli ultimi casi di coronavirus in Comune. Tra le pieghe della vicenda si erano insinuate le “voci di corridoio” secondo cui Pietro Santi, assessore ai lavori pubblici, potrebbe essersi recato in municipio nonostante presentasse già i sintomi del Covid-19.
Un’ipotesi che lo stesso Santi aveva respinto, affermando di essersi allontanato dal Comune dopo la comparsa dei primi sintomi: “Giovedì 11 marzo, intorno alle 10.30 del mattino, ho iniziato a sentire brividi di freddo e qualche sintomo influenzale quindi ho chiuso l’ufficio e sono andato a casa – ha detto ieri a IVG – Da allora non mi sono più recato in Comune”.
Se ieri aveva annunciato la propria intenzione di agire direttamente nei confronti di un non meglio identificato amministratore, oggi Caprioglio aggiunge un ulteriore dettaglio che pare confutare la tesi di Santi: “In questo anno di emergenza sanitaria che mi ha visto impegnata anche in qualità di autorità sanitaria locale, l’attenzione verso la comunità e l’Ente che pro-tempore rappresento è sempre stata massima e improntata alla massima trasparenza – afferma il primo cittadino – La trasparenza trova un limite solo davanti alla stringente normativa sulla riservatezza dei dati sensibili che non mi consente di rilasciare dichiarazioni o informazioni alla stampa, ma ciò non ha mai impedito e mai impedirà la mia azione al fine di fare chiarezza con determinazione sulle situazioni pregresse e future”.
“Posso, tuttavia, manifestare il mio stupore nel leggere la dichiarazione rilasciata ieri dall’assessore Santi in cui afferma di non essersi più recato in Comune a partire dalla mattinata di giovedì 11 marzo, in quanto il medesimo ha avuto un colloquio con me, nel mio ufficio a palazzo, nella mattinata di venerdì 12 marzo”.
Alla luce di questo, Caprioglio chiede a Santi “pubblicamente, come già avevo richiesto con nota riservata, di fare chiarezza sui fatti che lo vedono coinvolto. Lo invito, quindi, a dire la verità pubblicamente, anche per togliere l’amministrazione comunale dalla situazione di imbarazzo in cui l’ha messa. In questa emergenza sanitaria non può assolutamente venir meno la trasparenza, a maggior ragione quando si ricopre una carica pubblica: rigore e trasparenza devono costituire i principi fondanti del proprio operato.”