Scambi generazionali 

Cengio, gli anziani di “Casa Scapoli” raggiunti dal calore dei bambini

Attivato un progetto con le scuole dell'infanzia del comprensivo di Cairo 

Generica

Cengio. A causa della pandemia i famigliari e gli amici degli ospiti dell’Rp “Edoardo Bagnasco” (ex Casa Scapoli) di Cengio non hanno la possibilità di recarsi a trovare i loro cari, e il momento di incontro si svolge attraverso il vetro della porta finestra all’ingresso. Le persone che abitano la residenza, pertanto, avvertono una notevole distanza con il mondo esterno.

Il progetto di solidarietà “Lettera al 2021”, che ha lo scopo di mantenere vivo quel legame che sembra essersi interrotto, sviluppato durante le attività ricreative proposte agli ospiti della residenza, è stato recentemente proposto e positivamente accolto delle insegnanti delle scuole dell’infanzia di Dego, Ferrania, Rocchetta e San Giuseppe, tutti plessi dell’Istituto comprensivo di Cairo. Grazie a loro gli alunni hanno preso parte attivamente all’iniziativa esprimendosi con disegni e pensieri.

“Il progetto – afferma Vilma Sottile, insegnante della scuola dell’infanzia di San Giuseppe e coordinatrice insegnanti infanzia del comprensivo di Cairo – vuole sviluppare sentimenti di accoglienza e disponibilità nei confronti degli altri, conservare la memoria storica, imparare il rispetto verso le persone di un’altra generazione e l’alterità, prendendo consapevolezza che siamo parte di una storia nella quale c’è un passato, un presente e un futuro, mantenendo viva l’attenzione su persone che in precedenza hanno costruito un pezzo di mondo ed infine formulare ipotesi sulla vita. Ogni bambino ha così deciso di fare un disegno che descrivesse il desiderio da far esaudire al 2021, per poi condividerlo con coloro che abitano la residenza cengese. Pensieri molto semplici quasi tutti legati alla voglia di libertà, che sembra esserci stata tolta, come ad esempio riabbracciare i nonni, stare a scuola con i propri compagni, correre scalzi su un prato verde”.

Ogni biglietto è stato poi letto e condiviso con gli ospiti della struttura, permettendo di sentirsi meno soli, anche nell’esaudire desideri nei confronti di un nuovo anno che vorrebbe essere migliore del 2020.

Alcune delle scuole coinvolte si stanno organizzando per incontri da remoto. A partire da aprile in poi, i bambini con le maestre potranno chiacchierare, condividere aneddoti, giocare insieme anche se a distanza, allietando le giornate degli ospiti.