ANDREA SOTGIU (Patrimonio)
Chiovelli: s.v. – Il discorso è per certi versi simile a quello di Levrero. Caprioglio lo ha voluto “di forza”, arrivando allo scontro pur di ottenere un nono assessorato e fargli posto, ma i risultati non si sono visti. Personalmente non ricordiamo né risultati né fallimenti da elencare qui… e probabilmente questo, il non aver inciso per nulla dopo essere stato letteralmente “invocato”, è il fallimento peggiore.
Chiaramonti: 4 – Se davvero Caprioglio l’ha voluto a tutti o costi, le colpe sono forse più della sindaca che sue.
    MARIA ZUNATO (Commercio dal 2017)
Chiovelli: 5,5 – Ha portato a casa lo spostamento del mercato, una “impresa” non così scontata viste le difficoltà, le lamentele e il lunghissimo iter. E gliene va dato atto. Ma chi conosce la materia sostiene che lo abbia fatto con qualche strafalcione di troppo. E anche ultimamente, l’arrivo del canone unico le ha creato non pochi grattacapi e messo a nudo i limiti. L’insufficienza è stata “sancita” alle regionali, quando da assessore al Commercio del capoluogo di provincia, con in più la propria rete di contatti in Valbormida, è rimasta fuori dagli eletti. Mezzo voto in più per la vicenda delle rose della fiera di Santa Rita: quando il Comune ha annullato all’ultimo il mercatino, danneggiando gli ambulanti, lei ha comprato i fiori di tasca propria per “risarcirli”. Un gesto non scontato e peraltro poco pubblicizzato. Ok gli errori, ok tutto, ma non era affatto tenuta a farlo. Chapeau all’onestà intellettuale.
Chiaramonti: 4 – Se è vero tutto ciò che afferma il direttore, allora il voto deve essere inferiore.
            
                                
                                
                                
                                