No alla chiusura

Savona, comitato difesa convento Frati Cappuccini: “Incontro per trovare soluzioni di permanenza”

"Non possiamo perdere monastero costruito nel 1500. Vendita ai privati andrebbe contro il pensiero francescano"

Convento Cappuccini Savona

Savona. Non si è ancora placata la preoccupazione per le sorti del convento dei Cappuccini della Villetta di Savona: “Nonostante la lettera del 13 gennaio 2021 del Comitato di volontari, non c’è stato ancora concesso un incontro chiarificatore con i responsabili dei Frati Cappuccini Liguri, continuano a circolare voci su una imminente chiusura del convento di Savona e sulle possibilità di vendita ai privati dell’area, chiesa compresa”.

A scriverlo in una lettera rivolta ai Frati Cappuccini di Savona, all’Ordine Frati Minori Cappuccini Liguria, alla Diocesi di Savona-Noli, all’arcivescovo della Diocesi di Genova, al consigliere generale del ministro generale dei Frati Minori Cappuccini e al sindaco di Savona Ilaria Caprioglio è il gruppo di volontari a difesa del convento che continuano: “Se le voci fossero vere, i cittadini di Savona perderebbero un monastero costruito nel 1500 sui principi francescani basati su ‘fraternità: i frati non devono vivere soli, ma devono prendersi cura dei propri fratelli (e in generale di tutti) con amore e dedizione. La stessa cura si estende incondizionatamente non solo alle creature umane, ma a tutto il creato in quanto opera di Dio e dunque sacro, vivendo in questo modo la fraternità universale; umiltà: porsi al di sotto di tutto e di tutti, al servizio dell’ultimo per essere davvero al servizio di Dio, liberarsi dai desideri terreni che allontanano l’uomo dal bene e dalla giustizia; povertà: rinuncia a possedere qualsiasi bene condividendo tutto ciò che ci è dato con tutti i fratelli, partendo dai più bisognosi”.

“Tutte regole che i frati pronunciano quando prendono i primi voti e che sono sintetizzati nella formula: povertà, castità e obbedienza – continuano dal gruppo volontari -. Pertanto l’eventuale vendita ai privati andrebbe contro il sacrosanto pensiero francescano sopra enunciato, andando ad arricchire pochi ai danni della comunità. Chi compra lo fa perchè è un ‘affare’ dal punto di vista economico”.

“Ringraziando i vescovi di Savona e Genova per le preghiere a sostegno del convento, il comitato chiede uno sforzo in più: un atto concreto che consenta di salvare un presidio votato al servizio della comunità, delle famiglie e di chi necessità di un conforto spirituale – specificano dal gruppo di volontari -. All’ordine dei Frati Minori di Genova chiediamo di fare un passo indietro su questa ipotesi di chiusura, facendo prevalere gli interessi spirituali e sociali dell’intera comunità savonese rispetto ai loro interessi e dei privati”.

Poi concludono: “Ringraziamo con forza il sindaco di Savona per la sensibilità dimostrata e anche a Lei chiediamo di valutare un incontro tra i soggetti interessati, al fine di discutere eventuali soluzioni che possano garantire la permanenza dei frati nel convento di Savona”.

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