Savona. Domani 10 febbraio è il giorno del ricordo delle foibe e dell’esodo Giuliano-Dalmata-Fiumano. Il Centro Pannunzio, tra i primi in Italia a far conoscere il dramma delle foibe, quest’anno protesta per “l’oblio o per la trascuratezza anche di amministrazioni di centrodestra”.
“Sono troppo pochi i Comuni che, pur nel rispetto delle norme di sicurezza, hanno promosso anche solo un’iniziativa simbolica o da remoto – afferma Pier Franco Quaglieni, del Centro – C’è in Italia un vento negazionista e giustificazionista che rischia di rimettere gli orologi della storia indietro di decenni”.
“Protesta per il disinteresse dimostrato da troppe scuole perché almeno da remoto potrebbero promuovere un’ora dedicata al 10 febbraio – aggiunge Quaglieni – La storia non si cancella con la trascuratezza o la faziosità. Oggi occorre unità nazionale, non divisioni vecchie di decine d’anni, animate da odio antiitaliano divisivo”.
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