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Carcare, prende forma il nuovo Puc: via alla riqualificazione degli immobili sulle sponde della Bormida

Si terrà conto della legge regionale 23 per il recupero delle aree già compromesse dall’intervento umano e una loro pianificazione in termini sostenibili

comune di carcare

Carcare. Con l’inizio del 2021 avrà inizio a Carcare la stesura del nuovo Puc, che prevede l’applicazione della legge regionale 23 cosiddetta di “riqualificazione urbanistica”. Si tratta di un mix di iniziativa privata e pubblica per il recupero delle aree già compromesse dall’intervento umano e una loro pianificazione in termini sostenibili.

Come ricorda il sindaco Christian De Vecchi, Carcare “partecipò al bando per l’assegnazione dei fondi regionali messi a disposizione per la progettazione. Il Comune carcarese fu l’unico della provincia di Savona a risultare beneficiario delle risorse”.

“Il bando prevedeva la perimetrazione di un’area, che rispondesse ai requisiti richiesti dalla legge regionale 23, complementarietà di aree private anche commerciali/industriali/artigianali meritevoli di ridefinizione come destinazione d’uso urbanistico a ‘consumo zero’ del territorio, quindi interventi solo su aree già compromesse dall’azione umana, in un percorso di riqualificazione e creazione di nuova identità”.

“Abbiamo tracciato un perimetro che parte dal confine con San Giuseppe e arriva sino al Ponte Vecchio lungo l’asse del fiume Bormida e comprendente tutti gli immobili collocati sulle due sponde, compresi quelli pubblici. Non a caso uno dei requisiti richiesti dalla Regione Liguria era proprio, nell’area perimetrata dal Puc, la complementarietà di edifici pubblici e privati sui quali pianificare le novità”.

“Sarà un’importante novità di pianificazione del territorio comunale. È dai tempi del Prg vigente (1996) che non si interveniva con una nuova scrittura di regole urbanistiche (salvo le deroghe particolareggiate autorizzate dalla Regione per singoli interventi Sua). Quindi stiamo parlando di un intervento epocale, un’opportunità unica per i cittadini di modificare il tessuto urbanistico privato e aggiornarlo alle mutate esigenze e ai nuovi bisogni”.

Nel corso della settimana scorsa si è già svolta la prima riunione operativa tra i progettisti e l’amministrazione, ora avverrà il coinvolgimento di tutti i soggetti privati interessati.