Provincia. Otto immobili, per un valore complessivo (di base) di cinque milioni di euro. Sono quelli che la Provincia di Savona ha nelle proprie disponibilità e che a breve metterà all’asta con l’obiettivo di ottenere fondi da redistribuire sul territorio e da destinare alla manutenzione delle strade, all’edilizia scolastica e a ogni altra necessità.
Il piano delle alienazioni 2020-2022 della Provincia è stato presentato questa mattina, nel corso di un incontro tenutosi a Palazzo Nervi e al quale hanno partecipato gli agenti che operano nel settore delle vendite immobiliari e gli imprenditori del territorio ligure: “Abbiamo voluto organizzare questa convention – spiega il vice presidente Francesco Bonasera – per far conoscere ai potenziali acquirenti il patrimonio alienabile della Provincia di Savona. Sono otto immobili, per un valore complessivo periziato dai nostri tecnici di cinque milioni di euro. I fondi che raccoglieremo grazie alla vendita all’asta sarà redistribuito sul territorio, in interventi di manutenzione strade, di scolastica e quanto altro sarà necessario e di nostra competenza”.
Come sottolinea Bonasera, l’immobile di maggior rilievo è quello situato in via Amendola a Savona: “Si tratta del cosiddetto ‘Varaldo’. Come provincia, avremmo voluto ‘sacrificarlo’ e destinarlo a sede scolastica; tuttavia, nessuna struttura attualmente presente in città ha voluto acquisirlo e collocarvi le proprie aule”. La palazzina ha un valore di mercato di 200 mila euro, mentre l’immobile in sé un valore di due milioni e 236 mila euro.

Tra gli altri immobili in vendita ci sono l’ex caserma Carmana, sopra al porto di Savona, con una base d’asta di 930 mila euro; lo stabile di via Trilussa, con un valore di 725 mila euro; Villa Gavotti a Legino con un valore di 410 mila euro; l’ex caserma della Guardia di Finanza di Varazze da 315 mila euro; l’ex casa cantoniera di Castelvecchio di Rocca Barbena del valore di 55 mila euro; l’ex casa cantoniera di Toirano del valore di 40 mila euro. A questi si aggiungono “anche alcuni terreni, che però non sono stati oggetti di presentazione quest’oggi”.
Le aste partiranno quanto prima: “Grazie al lavoro degli uffici, cercheremo di predisporre le aste nel più breve tempo possibile. Confidiamo nel fatto che riceveremo offerte che ci consentiranno di alienare parte di questo patrimonio. Come sottolineato, il complesso di maggiore rilievo è il Varaldo: sappiamo che rispetto a questo immobile ci sono già state manifestazioni di interesse ed anche per questo abbiamo formalizzato l’iter di cambio di destinazione d’uso”.