Savona. “Il restauro della fontana del pesce di Piazza Marconi è un importante risultato per la nostra città e soprattutto per ricordare una scultrice, Renata Cuneo, che tanto ha dato a Savona nel corso della sua lunga vita”.
Così Danilo Bruno di Europa Verde esprime la sua soddisfazione per la restaurazione della fontana e coglie l’occasione per evidenziare “la differenza fra chi conosce e vuole tutelare e valorizzare la propria città per esaltarne la coscienza civile e chi si limita a ‘tagliare nastri’, data l’imminenza delle elezioni, senza neppure approfondire di cosa stiamo parlando e considerare le eventuali implicazioni positive che potrebbero conseguirne”.
“Era simpatico vedere il sindaco Caprioglio e l’assessore Santi dinanzi alla fontana, che aveva ripreso il suo getto – prosegue Bruno -, spiegare l’importanza dell’intervento. Ma ci sono sorti alcuni dubbi di cui vorremmo chiedere delucidazioni al Comune.
“Dove era l’assessora alla cultura Rodino – si chiede il rappresentante di Europa Verde -, di cui dopo il voto alle elezioni regionali pare che si siano ormai perse le tracce? Perché in questo periodo di lockdown non si è predisposto, ad esempio, un video promozionale, che ricordasse le suddette opere e fosse visibile sul sito del Comune?”
“Perché non si è tentata anche una valorizzazione della figura di una importante scultrice, che ha segnato la vita artistica italiana e che meriterebbe ben altro trattamento di un museo unito a quello dedicato alla Collezione Pertini senza una logica culturale, storica o artistica? Perché non si crea un percorso dedicato a Renata Cuneo, che investa la cassa processionale e, oltre a quella della Villetta, la chiesa Stella Maris? Perché la statua dell’Allodola – conclude Bruno – deve rimanere abbandonata nell’atrio del Comune, dove peraltro ora non si entra, senza una luce adeguata, a raccogliere polvere?”