Il cinque dicembre scorso è sceso il gelo tra i dirigenti della sezione “volley” della Polisportiva Quiliano e non solo. Nulla a che vedere però con le abbondanti nevicate che hanno imbiancato le nostre zone. La “colpa” è della nota federale che ha imposto lo stop degli allenamenti di pallavolo fino al 15 gennaio. Perché in zona “arancione” era possibile allenarsi e ora che la Liguria è nuovamente tra le regioni “gialle” arriva lo stop? La contraddizione pare abbastanza evidente, ma non è tanto questo il rammarico del sodalizio biancorosso. “In questi mesi abbiamo compiuto uno sforzo importante per far proseguire l’attività e facciamo fatica a capire la ratio di questa decisione che manda all’aria tutto il lavoro svolto”, fanno sapere i dirigenti del Quiliano.
Una palestra tappezzata di cartellonistica informativa sulle buone pratiche per proteggersi dal contagio, formazione dei dirigenti e creazione del punto riservato al covid manager e uno sforzo importante in termini economici e di energie per far proseguire l’attività delle categorie under 15, 17 e 19 rispettando tutti i punti previsti dai protocolli. Oltre a questo, il tentativo di non recidere il legame con ragazze e ragazzi della S3, dell’under 12 e della Serie D predisponendo uno spazio all’aperto. “Economicamente non ne vale la pena – sottolinea la società -ma siamo ripagati dalla felicità degli atleti per i quali lo sport rappresenta un momento di svago importante in questo periodo difficile oltre a far bene dal punto di vista fisico”. Un lavoro importante per una società dilettantistica svolto in concerto con il Comune e con l’istituto comprensivo di Quiliano. “Abbiamo apprezzato il lavoro dell’amministrazione, della Federazione che ci ha fornito le linee guida e ringraziamo la dirigente dell’Ic di Quiliano, con la quale collaboriamo per quanto concerne la gestione e la sanificazione della palestra”. Tutto ciò, almeno per un mese, non sarà più consentito.
Una possibile spiegazione a questo dietrofront è stata data senza troppi giri di parole dall’Albisola Pallavolo tramite un comunicato stampa: “Nei mesi scorsi la FIPAV aveva interpretato le disposizioni legislative considerando anche le categorie regionali e territoriali e tutti i settori giovanili (salvo S3 e Under 12) come di interesse nazionale. Questa interpretazione, anche adottata da altre Federazioni sportive, ha creato malumore in diversi enti sportivi e pare che tale malcontento, manifestato al CONI, al Ministero della Salute ed al Dipartimento dello Sport, abbia portato alla emanata restrizione”.