Alassio. “Ho appreso con rammarico e amarezza la notizia della conferma della condanna all’ex sindaco Enzo Canepa per la sua ordinanza. La Lega l’ha sempre sostenuto, il provvedimento era stato emesso al solo fine di tutelare i cittadini alassini, senza alcun intento discriminatorio o razzista: oggi, che in piena pandemia ci si divide tra zone rosse, arancioni, gialle, si richiedono certificati e tamponi per viaggiare, questa esigenza appare più chiara ed evidente a tutti”.
Così in una nota Antonio Caviglia, commissario della Lega – sezione di Alassio, che commenta il pronunciamento della Corte di Cassazione che ha confermato la condanna. In difesa dell’ex primo cittadino si era pronunciato apertamente anche il capogruppo in Regione di Cambiamo Angelo Vaccarezza.
“Un sindaco ha il diritto e il dovere di adottare misure per salvaguardare i suoi cittadini e la loro salute e proprio in quel periodo, va ricordato, erano stati segnalati casi di scabbia e broncopolmonite virale nelle zone di ponente”.
“A nome mio e della Lega di Alassio, esprimo vicinanza e solidarietà a Enzo Canepa, nella consapevolezza che abbia sempre lavorato per Alassio e per i suoi cittadini” conclude il commissario cittadino.