Quando la Sindaca di Savona passa sulla passerella, che da via Trento-Trieste porta sotto il complesso monumentale del Priamar, dovrebbe fare due cose:
a) volgere un pensiero al disastro autentico di una passeggiata attaccata al complesso monumentale del Priamar, che costituisce una sorta di realizzazione orribile cominciata dalla sinistra e proseguita dalla destra ad imperitura testimonianza della continuità politica e urbanistica fra chi ha governato Savona negli ultimi venti anni;
b) guardare al piano di sotto lato porto e vedere un ampio piazzale oggi in parte occupato da attività portuali ma in realtà destinato ad attività pubbliche e soprattutto da riportare nella disponibilità comunale.
Questa situazione impone una prima riflessione: il comune non vuole suggerire idee alla Autorità Portuale poiché essa da decenni è sottoposta supinamente alle decisioni della governance portuale senza neppure avanzare la minima proposta o chiedere alla Regione e alle altre tre città capoluogo interessate l’elaborazione di una modifica legislativa, che consenta di riequilibrare i rapporti fra porti e città.
Nel contempo Europa Verde Liguria ritiene che questa area sia strategica per Savona e nell’ambito del proprio progetto, che pone al centro la lotta al cambiamento climatico, e che sia necessario in primo luogo creare un grande parco urbano con alberi, che riducano l’impatto climatico e migliorino la condizione di vita delle persone.
Nel contempo crediamo che si possa creare una struttura polivalente per attività sportive, ricreative e culturali, che può essere collegata alla città con un idoneo servizio di mobilità pubblica.
Sono solo alcune idee a dimostrazione che la parte pubblica può elaborare progetti e governare i processi se le scelte sono condivise con la collettività e tutto non viene inutilmente rimesso nelle mani dell’interesse privato, come hanno fatto destra e sinistra in questi anni a Savona.
Europa Verde Liguria