Savona. Sono sempre ore di attesa per capire in concreto quali conseguenze porteranno i provvedimenti di governo e Regione, comunque suscettibili di altre cattive notizie a seconda dei dati sul contagio.
Ci sembra però giusto mettere l’accento su alcune piccole cose. Piccole, ma proprio per questo facilmente attuabili e che comunque incidono sulla vita di tutti i giorni.
Ci riferiamo ad esempio al fatto che aspettavano (aspettiamo) l’editto del Comune di Savona (concetto facilmente estendibile agli altri centri della provincia, ma il capoluogo è sempre il capoluogo) che rende gratuita la sosta nelle strisce blu, ferocemente presidiate dagli ausiliari del traffico, e nei park a sbarre, ovviamente con i giusti provvedimenti per prolungare i diritti di chi ha pagato.
Con bar e ristoranti chiusi e severe restrizioni agli spostamenti, stiamo lì a far pagare i pochi che lavorano e a multarli appena tardano dieci minuti a mettere il foglietto sul parabrezza?
Se la memoria non ci fa difetto, poi, in occasione del precedente e completo lockdown ci avevano spiegato che l’uso delle monetine costituiva un pericolo di contagio sia per gli utenti sia per gli operatori che delle monetine dovevano occuparsi. Ora non è più così?
Ci ha poi colpito molto l’annuncio della polizia locale di Albenga (leggi qui) che ha snocciolato con dovizia di particolari le vie della città in cui saranno attivi i controlli sulla velocità. E specificato. che saranno effettuati anche nelle ore notturne. Sindaco Tomatis, lei sa che di notte non si può circolare, cosa nota o comunque prevedibile da giorni? Il tono da ramanzina della polizia locale di Albenga richiama il medioevo dei rapporti tra amministratori e cittadini, che già di loro hanno qualche altro problema a cui pensare.