Liguria. Mancano ormai poche ore al prossimo Dpcm, in cui il Governo spiegherà nel dettaglio le nuove restrizioni che limiteranno ancora gli italiani. Il premier Conte l’ha annunciato ieri nel suo discorso alla Camera: “Non ci sarà un lockdown generalizzato, ma una nuova stretta mirata e modulata sulla base delle criticità dei singoli territori, in relazione ai dati scientifici in nostro possesso e considerando la tenuta dei servizi sanitari”.
Tre sono le aree in cui saranno inserite le regioni a rischio, in base ai parametri (20 in totale) elaborati dal Comitato tecnico-scientifico, tra questi l’indice di contagiosità Rt (se superiore a 1,5, si tratterà di zona rossa), pressione sugli ospedali, disponibilità di letti, pazienti in terapia intensiva, numero di tamponi effettuati ecc.
In questo scenario quale sarà la sorte della Liguria? Analizzando i dati attuali il “famoso” indice Rt è di 1,54, quindi appena superiore alla soglia (come altre 13 regioni in Italia). Questo numero potrebbe “condannare” la nostra Regione al massimo livello di allerta (l’area 1) – quasi certo per Lombardia e Piemonte, in forse per Campagna e Puglia – o a quello immediatamente successivo. Ad alzare la media è La Spezia, unica provincia con Rt superiore a 1,5, mentre nelle altre zone l’indice di contagiosità è compreso tra 1,25 e 1,5.
Per quanto riguarda gli ospedali, la previsione al 26 novembre vede la Liguria oltre la soglia del 30% di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e/o del 40% negli ospedali.
Cosa accadrebbe se la nostra regione finisse nel livello 1? Nell’attesa dell’ufficialità del Dpcm, l’ipotesi è di un lockdown di almeno 3 settimane, al termine delle quali se ci sarà un miglioramento, le misure verranno revocate, altrimenti le restrizioni saranno prorogate di un’ulteriore settimane. Si terrà conto anche dell’influenza, altro fattore che potrebbe aumentare i posti letto occupati negli ospedali: durante i picchi invernali, i provvedimenti saranno più stringenti, mentre in primavera le limitazioni saranno attenuate.
Se invece la Liguria non finirà nel girone peggiore, ma nell’area di rischio moderata? Non dovrebbe essere previsto nessun lockdown (almeno per ora), si troverà in una fase di preallerta in cui sarà monitorata settimanalmente con la possibilità di finire nel livello più alto a seconda dei contagi e degli altri parametri.
Oggi il ministro della Salute Roberto Speranza analizzerà i dati aggiornati e prenderà la decisione sulla sorte che ci aspetterà nelle prossime settimane, decisione che potrebbe essere, però, solo temporanea.
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