Savona. Si chiamava “Ilaria Caprioglio sindaco” sin dalla creazione, avvenuta il 9 aprile 2016. Da oggi, invece, si chiamerà “Savona Comune e Città”. Il gruppo Facebook da sempre collegato al sindaco di Savona cambia nome, ed è impossibile non leggere dietro questa mossa un primo passo per prendere le distanze dalla figura di Caprioglio in vista delle prossime elezioni amministrative.
La pagina è amministrata da tre persone da sempre considerate di centrodestra o vicine a tale schieramento: Ubaldo Borchi (Liguria Popolare), Silvano Molinas (amministratore anche di altri gruppi) ed Ettore Molino (ex assessore alla Cultura ad Albissola Marina). Proprio quest’ultimo è l’autore materiale del cambio di nome, con annessa modifica anche dell’immagine di copertina. Mosse dal chiaro sapore pre-elettorale.
Il gruppo, infatti, nacque proprio in piena campagna per l’elezione di Caprioglio, e da subito fu collegato al suo nome. Una volta eletto, poi, il primo cittadino aprì una propria pagina ufficiale dalla quale comunicare direttamente con i cittadini. Il gruppo, però, è sopravvissuto: ha raccolto poco più di 1230 membri nell’arco di 4 anni e mezzo, nel corso dei quali ha svolto la funzione collaterale di luogo in cui i sostenitori dell’attuale amministrazione potevano pubblicare notizie o discutere tra loro.
Nel 2021, però, qualunque schieramento vinca, Caprioglio è destinata a non sedere più sullo scranno più alto di Palazzo Sisto (non è certo un mistero, le manovre per succederle sono in corso da mesi). E così Molino deve aver pensato (chissà se in prima persona o “imbeccato” dai partiti) che sarebbe stato un peccato disperdere il lavoro di questi 4 anni e mezzo sui social.
Il gruppo, dunque, da oggi non è più “abbinato” alla figura dell’attuale sindaco bensì al Comune e alla città. Mossa senza dubbio comprensibile e anche lecita. Certo, a questo punto andrà chiarito in qualche modo che il gruppo non è “apolitico” ma chiaramente orientato verso il centrodestra, per evitare confusione in chi decidesse di farne parte in futuro. E anche per chi ne fa già parte: in molti si sono iscritti ritenendola appunto “la pagina del sindaco”, senza troppe riflessioni sul colore di appartenenza (tra gli iscritti ci sono diverse persone vicine allo schieramento opposto).