Liguria. “Quella varata ieri non è una ordinanza di carattere moralistico, ma solo di tutela della salute pubblica in un momento particolarmente delicato. Non stiamo parlando di un coprifuoco generalizzato, in quanto anche dopo le 21.00 è possibile andare a trovare un parente o recarsi a prendere cibo da asporto, chiediamo solo di non stare nelle piazze e uscire solo per motivi di necessità”.
Lo ha detto oggi il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti parlando della nuova ordinanza regionale e della situazione di emergenza sanitaria.
“Sappiamo che in questi giorni inizia un ponte molto sentito da un punto di vista sociale, per questo abbiamo agito a scopo preventivo per evitare feste inopportune e occasioni di possibile diffusione dei contagi” aggiunge.
Quanto alle parole di oggi del Consiglio Superiore di Sanità, che ha inserito la Liguria tra le regioni a rischio per la velocità di trasmissione e pericolo di tenuta dei servizi sanitari nel breve periodo: “Nel territorio ligure ci sono situazioni diverse, ad esempio nel savonese l’emergenza è sotto controllo, mentre a Genova stiamo vivendo una fase più critica. Ad ora non ci sono preoccupazioni per le terapie intensive e stiamo aumentando i posti letto: lavoriamo per la creazione di Covid-hub indirizzate alle cure a bassa e media intensità”.
“La risposta sanitaria in Liguria è forte e decisa, solo nella giornata di oggi abbiamo assunto altri 160 infermieri”.
“Non c’è una emergenza totale, naturalmente bisognerà vedere l’andamento epidemiologico nei prossimi giorni e nel caso siamo pronti a prendere altre misure, ma solo con estrema attenzione ed equilibrio, aspettando e valutando l’efficacia di quelle attuali” ha concluso Toti.