Questa notte, a Savona, i poliziotti della Squadra Mobile, hanno tratto in arresto un ventitreenne di origine nigeriana, in esecuzione ad una misura di custodia cautelare in carcere emessa dall’Autorità Giudiziaria di Torino.
Il provvedimento è scaturito da una complessa indagine condotta dalle Squadre Mobili di Torino e Ferrara, nell’ambito dell’operazione “Viking” per un vasto giro di spaccio e prostituzione.
Le indagini, coordinate dalle Direzioni Distrettuali Antimafia delle Procure della Repubblica di Torino e di Bologna, avevano portato all’emissione di decine di provvedimenti restrittivi di natura cautelare. Tra i destinatari delle ordinanze spiccano numerosi personaggi posti al vertice del livello nazionale dell’organigramma dell’organizzazione mafiosa, che si occupa della gestione dello spaccio di stupefacenti e dello sfruttamento della prostituzione.
L’arrestato, dopo le incombenze di rito, è stato condotto in carcere a disposizione della magistratura.
Tra i reati contestati anche quello di associazione a delinquere stampo mafioso. L’arrestato era un esponente della mafia nigeriana specializzata in traffico di droga da Ferrara, Padova e Vicenza, con Olanda, Francia e Belgio: chili di cocaina ed eroina che arrivavano e poi venivano smistati. Attraverso un minuzioso lavoro investigativo era stata ricostruita la piramide dei clan, con i ruoli dei vertici nazionali in contatto con la Nigeria e poi a cascata i vari capi nelle varie città e quindi gli operai, i norseman, gli spacciatori di medio e basso livello.