Celle Ligure. Piastrelle “scoppiate”, crepe nei muri, finestre e porte fuori asse che non chiudono più. Si presenta così il negozio per animali a pochi passi dal cantiere del Rio Santa Brigida a Celle Ligure. Sono tre i palazzi che avrebbero avuto conseguenze dalle trivellazioni eseguite dai lavori per l’arginatura del corso d’acqua che scorre sotto l’Aurelia. Una vicenda che si trascina da tempo e che ha pesanti ripercussioni anche sulla viabilità.
Mentre i cellesi aspettano che venga rimosso il semaforo di via Colla e si eliminino le estenuanti attese in coda per immettersi sulla Aurelia tornando al traffico ordinario in centro paese con il vecchio percorso, la storia degli altri due impianti che rimarranno finché il giudice non si pronuncerà sulla vicenda delle case del centro storico, sarà ancora lunga.
“Nei giorni scorsi sono iniziate le operazioni peritali con un sopralluogo coordinato dal tecnico incaricato dal giudice – afferma l’avvocato Valentina Barbieri legale di una proprietaria -, ora ci attendiamo la pronuncia della sentenza sul contenzioso con Anas. I tempi non saranno brevissimi, si parla della prossima primavera. Tuttavia – precisa il legale – ci auguriamo di arrivare ad un accordo prima di quella data. Speriamo che le parti coinvolte siano disposte a venirsi incontro. Questo – conclude l’avvocato-consentirebbe di porre la parola fine ad una vicissitudine snervante per chi abita nelle case, per i residenti Cellesi e per chi si sottopone quotidianamente a lunghe code”.
Se la vicenda giudiziaria non troverà una rapida soluzione c’è il rischio infatti che questi semafori che rimarranno sull’Aurelia nei pressi delle case, in entrata e uscita da Celle, causeranno nuovamente problemi anche per la prossima stagione estiva.




