Confronto

Anche Savona a rischio coprifuoco: riunione di Toti con i sindaci dei capoluoghi, domani la decisione

Si valuta l'estensione del provvedimento genovese per contenere l'aumento esponenziale dei contagi

Savona. Anche Savona è a rischio coprifuoco. La Regione Liguria sta infatti valutando di estendere anche negli altri capoluoghi di provincia l’ordinanza già in vigore a Genova che prevede limitazioni di mobilità su tutto il territorio comunale dalle ore 21 alle 6 del mattino successivo, al fine di contenere il contagio da Covid-19. A lanciare la notizia il quotidiano online Riviera24.it.

L’argomento è stato trattato in una videoconferenza prevista nel pomeriggio tra il presidente della Regione Giovanni Toti e i sindaci di Savona Ilaria Caprioglio, di Imperia Claudio Scajola e di La Spezia Pierluigi Peracchini.

AGG. ore 16.50: la decisione è rinviata a domani. Lo comunica il sindaco Ilaria Caprioglio: “Su eventuali limitazioni negli spostamenti serali non giustificati ci siamo aggiornati a domani, per poter esaminare gli ultimi dati relativi alle persone positive e isolate nelle rispettive Città e in previsione del fine settimana e della festa di Halloween”.

Per il resto, il presidente della Regione si è confrontato con i sindaci dei Comuni capoluogo anche in merito alla possibile riduzione della capienza del trasporto pubblico locale e all’estensione della didattica a distanza: “Ho espresso la mia contrarietà alla didattica a distanza nelle scuole primarie e secondarie di primo grado – spiega il sindaco Caprioglio – in quanto metterebbe in grande difficoltà i genitori che si devono recare al lavoro, mentre sono favorevole alla riduzione della capienza dei mezzi di trasporto anche alla luce della DaD al 75% nella scuola secondaria di secondo grado e all’aumento del numero dei mezzi”.

Parere simile anche dal sindaco di Imperia, Claudio Scajola: “Ho suggerito, e con piacere ho trovato condivisione da parte dei presenti, di evitare di aggiungere confusione tra i cittadini. I dati, ad oggi, non giustificano un’estensione delle misure più restrittive giustamente previste a Genova nel nostro territorio. Siamo in prima linea, continueremo a visionare i dati del contagio, come stiamo facendo oramai da mesi. Ci aggiorneremo tra 24/48 ore e capiremo – anche alla luce degli effetti sulla curva epidemica delle disposizioni governative – se e come intervenire. Sono sempre stato e continuo ad essere tra i più rigidi nella gestione dell’emergenza, ma la situazione dei positivi nella città di Imperia non richiede, al momento, coprifuoco o situazioni più stringenti. Chiudere la città alle 21 significherebbe inoltre colpire ulteriormente quelle attività, bar e ristoranti, che si stanno organizzando proprio in queste ore con l’asporto per avere delle entrate, seppur flebili”.

Più informazioni
leggi anche
campagna sei nescio regione
Linguaggio chiaro
“Ma sei abelinato?”, la Regione punta sui meme per sensibilizzare i cittadini al rispetto delle norme anti-covid