Finale Ligure. “Come giusto che sia il periodo è caratterizzato dalla riapertura delle scuole e dalle loro problematiche. A Finale sono due le realtà che hanno attirato l’attenzione. Da una parte il comitato Celesia che chiede il ritorno delle scuole elementari a Finalborgo; dall’altra il comitato dei genitori dell’Asilo dei Rondinini che ringrazia l’amministrazione comunale per aver salvaguardato l’asilo di Finalpia e la delocalizzazione del servizio”.
Così il gruppo “Le Persone al Centro” torna all’attacco sulla gestione della riapertura delle scuole a Finale Ligure.
“Ad un’attenta analisi, però, è lo stesso problema visto da posizioni opposte e che pone un unico interrogativo generale: razionalizziamo scuole e asili in un unico contenitore o ne favoriamo la diffusione sul territorio?”.
“Da parte nostra non abbiamo dubbi sullo scegliere la seconda soluzione che offre un’importante serie di vantaggi: un servizio alle famiglie più capillare sempre più necessario nei tempi caotici che viviamo, una didattica più mirata e a misura di bambino e rivitalizza le piccole realtà rionali senza congestionare un’unica via”.
“Attività sportive e culturali aiuteranno, poi, i piccoli finalesi a conoscersi tra loro, relazioni che peraltro non è detto che si instaurino con plessi di grande dimensione”.
Il gruppo di minoranza incalza: “Capiamo naturalmente anche le posizioni di chi propone scelte alternative, basate sul (presunto?) risparmio dei costi e su una visione meno antropologica ed empatica della città”.
“Allora perché non valorizzare il senso della comunità e cercare in verticale queste economie lungo il percorso scolastico, integrando asili ed elementari e strutturandoli in maniera diffusa?”.
“Quello che però l’amministrazione Frascherelli deve spiegare è perché a problemi simili si danno soluzioni diverse”.
“A pensar male si fa peccato ma forse è solo la ricorrente mancanza di visione e programmazione. I rioni si spengono anche per questo!” conclude “Le Persone al Centro”.