Arbitri e dintorni

Gli arbitri savonesi ripartono: raduno di inizio stagione a Cairo

Raduno di inizio stagione, come consueto, anche per gli arbitri della sezione di Savona: entusiasmo e grande rispetto delle regole

Cairo Montenotte. Si è inaugurata con il consueto raduno la stagione sportiva degli arbitri savonesi. I fischietti della sezione di Savona si sono ritrovati a Cairo Montenotte, tra campo sportivo e scuola della Polizia penitenziaria, per una giornata intensa di test atletici, regolamentari e formazione sulle nuove regole e normative sanitarie. Grande entusiasmo, comunque, per una ripartenza a lungo attesa.

Il raduno è stato gestito nel rispetto delle norme sanitarie e del protocollo della Figc, dall’igienizzazione alle distanze, mascherine incluse. Nella prima parte della mattinata si sono svolte le prove atletiche degli arbitri a disposizione del comitato regionale arbitrale, seguite dagli arbitri in forza all’Organo tecnico sezionale. Nel pomeriggio, invece, test tecnici sul regolamento, lezione di aggiornamento sulle nuove disposizioni della Circolare numero 1 e sulle norme Covid previste dalla legge e dai protocolli federali.

Presenti al raduno Gianluca Panizza, componente del Cra Liguria, che ha svolto la formazione Covid, e Lorenzo Bonello, del Settore tecnico dell’Aia, che ha invece formato gli arbitri e gli assistenti savonesi sulle novità introdotte dell’Ifab nel regolamento per la stagione sportiva che sta iniziando. Una sessantina i tesserati presenti alla varie fasi del raduno, inclusi gli osservatori arbitrali, che visioneranno gli arbitri del territorio savonese durante la stagione sportiva.

Ringrazio la maturità di tutti per il rispetto delle normative, che ci ha permesso di svolgere in tranquillità la giornata” è stato il primo commento del presidente Fabio Muratore. “Sono stato colpito dalla voglia di tornare sui campi“, ha invece commentato Simone Roba, vice presidente, prima di ricordare l’esito dei test atletici: “nonostante la lunga pausa dall’attività, sono stati molto buoni, segno del grande impegno con cui le ragazze e i ragazzi prendono questa attività”.