Liguria. “Il nostro territorio deve prepararsi adeguatamente con trattamenti di prevenzione alla stagione influenzale autunnale, soprattutto in caso di un’eventuale malaugurata ipotesi di seconda ondata di Covid-19”.
Lo ha dichiarato il candidato alle elezioni Regionali con il Pd e sindaco di Bergeggi Roberto Arboscello, che ha “invitato la Regione a prepararsi per l’autunno per non farsi nuovamente cogliere impreparata” di fronte ad una nuova, potenziale emergenza sanitaria. Ma non solo. Il rappresentante ‘dem’ ha anche avanzato alcune proposte.
“Mi aspetto, – ha proseguito Arboscello, – la massima attenzione da parte di Regione Liguria. Tra gli strumenti di prevenzione c’è sicuramente il test sierologico, per le categorie più a rischio e il vaccino contro l’influenza stagionale, fondamentale per due motivi: il primo, come diversi articoli scientifici dimostrano, perché mitiga l’azione distruttrice del nuovo coronavirus, il secondo motivo è quella che viene definita “diagnosi differenziale”, più persone avranno fatto il vaccino anti-influenzale, più bassa sarà la probabilità di confondere le due malattie, aumentando invece la capacità del nostro servizio sanitario di gestire l’epidemia. Pensiamo solo all’accesso alle scuole e quale confusione potrebbe portare confondere l’influenza stagionale con un focolaio di Covid-19″.
“La Regione deve farsi trovare pronta, perché un sistema di prevenzione ha due criticità, che vanno affrontate per tempo: la carenza di vaccini in autunno, che potrebbe rivelarsi un serio problema, come ha sottolineato FederFarma Nazionale; il rischio di mettere ancora una volta in difficoltà i presidi territoriali Asl (ove presenti) e i medici di base, che vanno invece tutelati e non meritano di veder nuovamente caricato sulle loro spalle come accaduto nella prima ondata, a causa delle inefficienze organizzative della macchina di Regione Liguria, il peso della gestione preventiva e sanitaria”.
“Faccio allora una proposta, che rilancio da ciò che ha dichiarato Giovanni Zorgno, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Savona: utilizziamo le farmacie come presidio sanitario territoriale, garantendo spazio e personale in grado di effettuare, in base alle disponibilità, sia la vaccinazione anti-influenza sia i test sierologici. Le farmacie sono periferiche e territoriali, possono quindi collaborare con i medici di base e le Asl per organizzare questo tipo di servizio verso la popolazione, di razionalizzazione ed erogazione di test e vaccini, vitale in questa fase per la tutela della salute pubblica di tutti i cittadini”, ha concluso Arboscello.