Alassio/Imperia. Le due esibizioni delle Frecce Tricolori, sabato 3 ottobre a Imperia e il giorno successivo ad Alassio, probabilmente non si faranno. Lo dicono le disposizioni di legge (stato di emergenza prorogato dal governo fino al 15 ottobre), il fatto che tutti gli altri Air Show siano stati cancellati dall’Aeronautica militare (persino quello sulla base di Rivolto, sede della Pattuglia Acrobatica Nazionale), la tradizione di serietà dell’Aero Club d’Italia e quindi di quello di Savona.
Lo dice soprattutto il buonsenso, per non riproporre, addirittura ingigantiti, i problemi già emersi per la Milano-Sanremo. Le esibizioni delle Frecce Tricolori richiamano una per l’altra centomila persone. Qui siamo a due Air Show, più due giorni di prove (molti meno spettatori, ma sempre tanti), quindi quattro giornate di fuoco durante le quali bisognerebbe evitare ogni assembramento.
Ma ha senso organizzare qualcosa (e spendere quattrini) dovendo fare in modo che non ci vada nessuno?
Il no ufficiale tarda perché il vecchio leone Claudio Scajola, oggi sindaco di Imperia, non riesce a darsi per vinto. L’uomo è passionale, caparbio, gode di ottime entrature e avrà certamente mosso tutte le sue pedine, ma senza rendersi conto che un’eventuale conferma sarebbe in realtà un autogol. Vedremo se riuscirà a ottenere le necessarie autorizzazioni dalle due Prefetture.
AGGIORNAMENTO: Un assessore del Comune di Imperia ha contattato la redazione per smentire che da parte del sindaco e della città di Imperia possano esserci pressioni per far svolgere l’evento. Pur non volendo rilasciare dichiarazioni ufficiali a IVG, ha spiegato che il Comune non ha alcuna autorità in merito all’evento: la decisione spetta unicamente all’Aero Club che, se lo desidera, può annullarlo in qualsiasi momento.