Albenga. Unione di intenti, sancita dalla consegna di un mandato vero e proprio per portare avanti, per quanto possibile e nei poteri del sindaco, la strada della prelazione, al fine di far sì che l’isola Gallinara torni ad essere un bene pubblico a tutti gli effetti. È questo, in sintesi, l’esito dell’incontro-confronto andato in scena questa sera, una manciata di minuti fa, presso il municipio di Albenga.
A convocarlo, un nutrito gruppo di associazioni cittadine intenzionate a sventare l’operazione di cessione dell’isola Gallinara tra privati, tentando una “incursione pubblica” ed esercitando appunto il diritto di prelazione.
Ed è questa anche l’intenzione del primo cittadino di Albenga Riccardo Tomatis che, oltre a fornire i dettagli sull’esito del faccia a faccia odierno, ha anche snocciolato le ultime notizie in materia di isola Gallinara, attorno alla quale è nato un forte interesse anche di natura politica.
“Mi fa piacere, – ha dichiarato Tomatis, – che ci sia la volontà di tutti di proseguire su questa strada. Mi è stato consegnato un mandato che dà ancora più forza alla scelta di portare avanti, ovviamente attraverso organi superiori al nostro, l’esercizio del diritto di prelazione”.
Ed ecco le novità: “È stato depositato presso la Soprintendenza ai Beni Culturali di Genova il compromesso dell’atto di compravendita. In questo momento, la documentazione è stata inviata a Roma al Ministero, come richiesto dal ministro Franceschini, e al Demanio, per fare una valutazione sulla congruità della cifra. È ovvio che i soldi necessari non sono pochi e facili da trovare, soprattutto in questo periodo, ma il ministro Franceschini mi è sembrato molto determinato e possibilista su questa ipotesi”, ha proseguito il sindaco.
“Oggi, inoltre, ho sentito telefonicamente Brando Benifei, eurodeputato, e anche lui è interessato a questa situazione e mi ha dimostrato tutta la sua attenzione. Idem l’onorevole Raffaela Paita, con cui ho parlato ieri e che presenterà un emendamento ad hoc in Senato sulla materia, chiedendo lo sblocco dei fondi per esercitare la prelazione”.
Quindi, si torna sull’incontro e sul comunque possibile acquisto da parte dell’investitore ucraino: “C’è la volontà della Città di Albenga espressa dalle associazioni di andare avanti su questa strada (quella della prelazione) e questo mi dà forza. Contestualmente è importante, però, che non si chiudano le porte nei confronti del potenziale acquirente privato. In primis perché se ha deciso di acquistarla è anche un attestato di stima anche per noi e per il nostro territorio e, in caso di acquisto, dovremmo essere pronti a stringere un legame con lui per capire come valorizzare l’isola. Da parte nostra non avrà mai una porta chiusa: vogliamo esercitare la prelazione perché è un’opportunità da non farsi sfuggire, ma non deve assolutamente essere vista come una preclusione nei confronti dell’investitore”.
Queste le associazioni che hanno aderito all’iniziativa odierna: Fondazione Tribaleglobale, Fieui di Caruggi, Associazione Tra le torri, Associazione culturale San Siro, Associazione culturale Teatro Ingaunia, Croce Bianca , Associazione culturale Santa Eulalia, Associazione Governo Ombra, Associazione culturale San Giovanni, Associazione culturale Santa Maria, Zonta club Alassio Albenga, Centro Artemisia Gentileschi, You universe club, Associazione #cosavuoichetilegga, associazione aps immaginafamiglie, Casa Cultural gruppo spontaneo.
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