Liguria. Comuni, Province e Città metropolitane titolari di edifici scolastici hanno tempo fino a mercoledì 26 agosto alle ore 18 per la comunicazione dei fabbisogni al sistema informativo del ministero dell’Istruzione.
La comunicazione è propedeutica all’assegnazione delle risorse previste dall’art. 32 del Dl n.104/2020, complessivamente pari a 70 milioni di euro, finalizzate all’affitto di immobili o spazi da destinare ad aule didattiche ovvero per l’acquisto, noleggio o leasing di strutture modulari temporanee.
Tutte le informazioni relative alla procedura saranno pubblicate sul sito del ministero Istruzione nella sezione dell’edilizia scolastica al seguente link: https://www.istruzione.it/edilizia_scolastica/index.shtml.
Per richiedere eventuali ulteriori chiarimenti è possibile scrivere alla casella di posta dgefid.ediliziascolastica@istruzione.it.
Il ministero dell’Istruzione ha già inviato via pec agli enti locali, come da elenco allegato all’avviso, il link per il collegamento al sistema informativo per la rilevazione del fabbisogno tra: affitto di strutture e di immobili; noleggio di strutture modulari temporanee ad uso didattico; acquisto di strutture modulari temporanee ad uso didattico; spese derivanti dalla conduzione degli spazi e del loro adattamento alle esigenze didattiche.
Dovrà essere indicato l’importo del contributo richiesto; il numero di studenti interessati alla misura; eventuali ulteriori fabbisogni, quali trasporto per favorire lo spostamento degli studenti in altro luogo, trasloco di arredi, deposito o dismissione degli arredi esistenti, lavori di adattamento di eventuali ulteriori spazi. Potranno inoltre essere indicati anche eventuali ulteriori importi necessari per i fabbisogni non soddisfatti.
Con decreto della Direzione generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale saranno individuati i beneficiari e le risorse spettanti oltre alle modalità di erogazione e del monitoraggio delle stesse.
I contributi saranno assegnati agli enti locali per l’intero importo richiesto, nel caso in cui queste non superino la disponibilità complessiva delle risorse; con una riduzione proporzionale, anche sulla base della popolazione scolastica, nel caso in cui le richieste complessive eccedano la disponibilità complessiva delle risorse stanziate.