Provincia. “Ci si salva, Genova e le Riviere, tutti assieme, o si affonda tutti assieme”. È questo il pensiero del consigliere comunale di Albenga e provinciale di Forza Italia Eraldo Ciangherotti, che ha così commentato l’articolo pubblicato ieri (leggi qui) da IVG.it a firma di Sandro Chiaramonti.
“Ho letto su IVG.it una disamina, lucida e puntuale, da parte dell’amico Sandro Chiaramonti, sul bilancio di 4 anni di unificazione dell’Autorità Portuale di Savona con quella di Genova, – ha proseguito Ciangherotti. – Una fusione a freddo, voluta da Genova, avallata dall’allora ministro piddino Del Rio, faccia buonista di terribili riforme (basti pensare all’abolizione delle Province, oggi con tante deleghe, ma senza finanziamenti), che in qualche modo ha spolpato il porto di Savona-Vado, dal punto di vista del traffico mercantile (con la crisi commerciale acuita dalla pandemia), del traffico crocieristico (Genova vorrebbe ritornare ad essere l’hub turistico principale, a scapito di Savona, ma anche di Albenga visto il numero di croceristi che sceglievano, prima del Covid, una visita a Ponente), da tutti gli altri traffici”.
“Storicamente, ha ragione Chiaramonti, Genova interrò il porto di Savona, e anche quello di Albenga deviando il fiume Centa, aggiungo io, oggi queste cose non devono più accadere. Ci si salva, Genova e le Riviere, tutti assieme, o si affonda tutti assieme”.
“La Liguria del mare, quella mercantile, del turismo, deve parlare con una sola voce, quella di Genova, non c’è dubbio, ma anche quella delle Riviere, del Ponente, del Levante. Una visione che deve trasformare l’arco ligure dal ghigno mugugnoso in arcobaleno per una rinascita comune”, ha concluso Ciangherotti.