AGGIORNAMENTO: il documento è arrivato in tempo e lo sciopero è stato revocato, clicca qui per i dettagli
Savona. Si è tenuto questa mattina un incontro tra le organizzazioni sindacali rappresentanti i lavoratori di ATA spa e la Prefettura, al cui termine è stato raggiunto un accordo che prevede che il Comune prepari un documento in cui vengono date certezze sul piano industriale dell’azienda. Ma i sindacati hanno lanciato un “ultimatum”: o l’amministrazione civica comunica tale documento entro le ore 14 o lo sciopero programmato per le giornate di oggi e domani sarà confermato.
“Per noi fare sciopero non è mai un obiettivo ma uno strumento a disposizione dei lavoratori – dichiara Giancarlo Bellini, segretario generale Funzione Pubblica Cgil Savona – Chiediamo semplicemente un documento scritto con un’assunzione di responsabilità che possa dare ai lavoratori un percorso certo con numeri ragionevolmente attendibili su quello che sarà il futuro di Ata e conseguentemente il servizio per la città e il destino di tutti i lavoratori, in particolar modo per quelli che sono precari da molti anni”.
“Ci aspettiamo che ci siano date certe sulla presentazione del piano industriale e sulla sua applicazione e numeri che ci consentano di capire quanti lavoratori dovranno essere impiegati e quale spazio occupazionale ci sarà per la stabilizzazione dei precari, che ovviamente dovrà essere fatta sulla base di selezioni pubbliche che però tengano conto dei titoli di chi lavora per Ata da tanti anni”, continua il rappresentante sindacale.
“Siamo sempre molto rispettosi delle regole e sappiamo che da domani alla metà di settembre, rispettando le norme che ci siamo dati sull’autoregolamentazione del diritto allo sciopero, non potremo fare altri scioperi – spiega Bellini – Abbiamo però in serbo numerose altre forme di lotta e protesta, come la più attenta verifica delle condizioni di sicurezza dei lavoratori, attualmente purtroppo non ottimali in Ata”.
“È una situazione rispetto a cui non non ci possiamo fermare e che oggi riguarda sì Savona ma anche la quindicina di cantieri che Ata ha sul territorio provinciale, in cui la maggior parte dei lavoratori sono precari e che dall’1 gennaio 2021 dovranno essere gestiti da altri soggetti, che noi auspichiamo saranno pubblici”, commenta ancora il segretario generale.
“Questi ultimi hanno però vincoli sulle assunzioni e quindi se non si stabilisce un percorso certo il rischio è che a farne le spese siano proprio i precari di Ata o delle graduatorie delle altre aziende – conclude Giancarlo Bellini – È una ‘guerra tra poveri’ che noi stiamo cercando in tutti i modo di evitare ma che purtroppo non ha trovato la stessa attenzione da chi ha responsabilità”.
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