Genova. Dopo gli incontri con l’assessora regionale alla Sanità Sonia Viale per verificare le reciproche posizioni sui temi sociosanitari Uil Liguria, Uil Pensionati Liguria e Uil Fpl Genova e Liguria constatano che “gli incontri si sono svolti in periodo elettorale, quindi in una fase di ordinaria amministrazione. La formalizzazione di quanto eventualmente discusso e condiviso, ben difficilmente potrebbe realizzarsi”.
“Abbiamo posto sul tavolo due questioni di merito da affrontare e risolvere – proseguono le sigle sindacali – La legislatura 2015-2020 ha visto la mancanza di un serio ed efficace sistema di relazioni sindacali tra Regione e organizzazioni sindacali confederali. Tale scelta è sembrata stridere rispetto all’avvio della legislatura che almeno a parole nel ‘Libro bianco della sanità’ parlava esplicitamente di “condivisione responsabile” (pagina 7) individuando negli attori di tale condivisone anche il sindacato”.
“Ci pare davvero che di condivisione o meglio dire di contrattazione si sia fatto molto poco – sostengono i sindacati – La responsabilità che pratichiamo quotidianamente ci induce a puntualizzare che occorre un Protocollo di relazioni sindacali che identifichi soggetti, forme e modi di un moderno confronto strutturato, a nostro avviso utile per le stesse istituzioni o le loro diramazioni operative (Alisa)”.
“Le condizioni del finanziamento ordinario del settore socio sanitario regionale attraversano un momento di incertezza e difficoltà anche e non solo per le conseguenze della crisi economica generata a seguito dell’attuale fase pandemica – dichiarano ancora i rappresentanti dei lavoratori Uil – Siamo fortemente preoccupati per l’effettiva sostenibilità del bilancio regionale ed in particolare per la tenuta del servizio sanitario regionale.La prevedibile caduta del livello del Pil nazionale e regionale produrrà una contrazione delle disponibilità finanziarie che la Regione attinge direttamente dalle imposte o che lo Stato centrale ripartisce a livello nazionale”.
“Peraltro la pandemia tuttora in corso necessita di risorse finanziarie aggiuntive che vanno strutturate nel tempo”, è ancora la presa di posizione dei sindacalisti. In particolare la Uil ritiene “indispensabile e indifferibile rivedere il modello ligure degli accreditamenti per le rsa, a partire dal rispetto della recente sottoscrizione del contratto dalla sanità privata scaduto da ben 14 anni. Così come riteniamo si debba garantire all’utenza ospitata nelle rsa l’adeguata assistenza e prevedere forme di sostegno ai lavoratori che dovessero essere interessati dagli effetti del calo della domanda di assistenza presso le strutture citate”.
Uil Liguria, Uil Pensionati Liguria e Uil Fpl Genova e Liguria ritengono “indispensabile l’adesione al meccanismo europeo di stabilità, il MES”, e chiedono che “la Regione Liguria si esprima senza indugio in sede di Conferenza delle Regioni verso il Governo nazionale affinché non si perda questa irrinunciabile opportunità”.